Diciamoci la verità: la calura di questi giorni porta inevitabilmente a sognare di essere in spiaggia, nei boschi o all’ombra di un portico in campagna. Potessi scegliere, in questo momento vorrei trovarmi in un qualunque paese tra Provenza e Costa Azzurra, zona a cui, per vari motivi, sono molto affezionata. Da un lato il mare, dall’altro le montagne. In uno di quei villaggi sospesi in cima alle rocce, solitamente di origine medievale, con stradine tortuose e viette con caffé e negozietti. Saint Paul o Biot, La Colle sur Loup o Vallauris. Oppure in un paesotto come Vence, dove è bellissimo perdersi e passeggiare nelle stradine del centro storico, nella piazza del mercato o dentro le mura, sbirciando nell’atelier di qualche artista, soffermandosi a pranzo in un posto carino, con i tavolini all’aperto, come La Litote (5, rue de l’Eveque), che straconsiglio. Proprio qui ho assaporato una magnifica creme brulée salata al rabarbaro, molto interessante. E proprio a Vence ho comprato i fiori di lavanda essiccati che ho utilizzato per questo dolce (per la crème brulée “base” ho seguito la ricetta della cara Alda Muratore, che poi ho arricchito appunto con lavanda e un po’ di rosmarino). Che nostalgia… Partiamo?
Crème brulée ai fiori di lavanda
Ingredienti per 6 persone:
200 g di latte
200 g di panna fresca
100 g di zucchero di canna (più 6 cucchiai da cospargere)
1 uovo e 5 tuorli
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di fiori di lavanda essiccata
1 cucchiaino scarso di rosmarino
Scaldare il latte con la panna e lasciar raffreddare con il baccello di vaniglia, la lavanda e il rosmarino in infusione. Sbattere a lungo le uova con lo zucchero. Aggiungere il latte a filo e mescolare bene (senza montare). Passare il composto attraverso un colino e mettere in cocottine individuali. Cuocere in forno a bagnomaria (l’acqua del bagnomaria deve essere molto calda!) a circa 170° per circa un’ora. Lasciar intiepidire la crema e mettere in frigorifero qualche ora. Prima di servire cospargere di zucchero di canna e bruciare la superficie con il cannello finché si sarà formata una crosticina di zucchero croccante caldo e “amaro”. Se non avete il cannello, potete mettere la crema sotto il grill per qualche minuto, finché lo zucchero scurisce. Servire completando a piacere con dei fiori di lavanda essiccati.
Con questa ricetta partecipiamo al Contest “Colors &Food What else? A Giugno… Petali nel piatto!” della cara Cinzia di Essenza in cucina:
Eccomi sono pronta…qualcosa in borsa e…..
Ottima la tua crème brulée!
Dana et Dana
Mare o montagna va benissimo lo stesso…basta partire…. bellissimo dolce!! molto goloso
Bella ricetta ..e in particolare
con la bella foto delle persone a tavola
brava ciao
complimenti 😉
cris
@ stefania: grazie. Quelli sono proprio i tavolini del ristorante citato, a Vence…come vorrei essere lì a cena, stasera!!!!
E dici bene, piacerebbe anche a me gustare questa squisitezza, proprio lì… quelle piazze piene di platani, con gli immancabili tavolini dei “bistrò”, in Italia sono introvabili, vero?
Grazie per la bella e raffinatissima ricetta, bisognerà che mi decida a farla, la creme brulée, magari proprio alla Lavanda, eh 😉
un abbraccio!
Ma che meraviglia! Amo la crème brulé (e mannaggia a me non l’ho mai preparata a casa!), ma così con la lavanda è davvero speciale! 🙂
che delizia, complimenti…
Che zona meravigliosa. Ogni volta che ci torno ci lascio un pezzetto di cuore. La prossima volta ti consiglio di spostarti più verso la Camargue e fare una visitina a Les Beaux se ancora non ci sei andata. Ma anche St paul de vence non è distante da li, ed è magnifico.
Una tentazione irresistibile questa crème brulé, meravigliosa con quell’aroma inconfondibile…ma secondo te, la lavanda ha dentro i profumi del salmastro? Secondo me si….Ti abbraccio, Pat
@patty: ciao carissima. Grazie per il consiglio. Non sono mai stata a Les Beaux ed è nella mia lista dei desideri (ho un’amica letteralmente innamorata di quel posto…) mentre Saint Paul de Vence è il mio (secondo) luogo del cuore e cerco di andarci almeno una volta l’anno…è un paese che mi ha portato fortuna e mi regala sempre qualcosa di magico, ogni volta che ci torno, che sia un piatto, una foto, uno scorcio o un’emozione…Ricambio l’abbraccio…A presto!
s
p.s. sai che non ci avevo mai pensato, al salmastro??? cmq si…caspita…si…:-)
Ciao Cinzia, se provi la crème brulée (alla lavanda o “al naturale”) ti consiglio questa ricetta, viene magnifica. Un abbraccio a te e finalmente siamo riuscite a partecipare a uno dei tuoi bei contest!!!!
Si decisamente meglio in una bella campagna porfumata, in un campo di lavanda…sai che meraviglia con questo caldo, tra quei profumi e quei colori…e invece ci tocca rimanere alla calura cittadina…beh, se non altro possiamo gustarci questi dolcini per tirarci su il morale! 😛
questo dolce con la lavamnda l’ho fatto e mi piace ma con il rabarbaro mi incuriosisce molto!
non ho mai usato la lavanda in cucina ma mi viene la voglia di provarci, tanto si trova ovunque!
Cosa darei per essere adesso in Provenza e lasciarmi cullare dai suoi profumi e paesaggi meravigliosi e devo dire che anche la vostra creme brule è decisamente golosa un sogno per le mie papille gustative:-D!!!!bacioni,imma
Quanto mi piace quella porta aperta (su un tempo di relax che, con calma, deve arrivare).
Per un’amante della lavanda come me, questa versione della crème brulée è a dir poco meravigliosa *O*! E dopo aver intravisto lo splendore di quel locale…beh…ho addosso una nostalgia pazzesca. Non so se è l’estate, ma non sai cosa darei per tornare in quella magnifica spiaggia de l’Ile d’Oléron, un posto idilliaco ^__^!
@Satsuki: sono andata in Internet a cercare quella spiaggia…che sogno! Aggiungo alla mia personale lista dei posti da visitare entro l’anno 🙂 grazie della segnalazione, a presto!
ecco! Trovata l’idea per la mia bella lavanda da utilizzare!
Grazieeeeeeeeeee
Tenendo conto che, a parte Nizza e Cannes, non conosco affatto la costa Azzurra né la Provenza, mai mangiato la creme brulee, per non parlare dei fiori di lavanda essiccati….insomma mi sento davvero una….schifezzetta :-))) Però mi avete messo una tale voglia di prendere partire e andare verso quei luoghi che vi ringrazio tantissimo, almeno per avermi fatto sognare ;-))
ragazze siiiiii sono pronta per partire!!! anche io vorrei essere tra provenza e Costa azzurra ho visitato quei posti on the road con mio marito e ci ho lasciato il cuore…ci siamo spinti fino in camargue. e pensare che proprio oggi pomeriggio ho raccolto la lavanda nel giardino di mia madre e pensavo alla provenza….telepatia. baci
Questo post mi ha concesso un piccolo viaggio in Provenza…vorrei tanto tornarci anch’io, trovo questi ambienti ricchi di fascino e distensivi. La ricetta è favolosa, da fare senza dubbio. Tempo fa avevo pensato di preparare uno yogurt naturale con la lavanda, ma adesso la crème brulée m’ispira proprio.
A presto, Vale
Quanto vorrei visitarli questi posti… ma mio marito odia i francesi e non mi ci vuol portare che goloso e profumato questo dessert
una crema deliziosa con un profumo intenso che sà di estate