Fichi sciroppati

Non poteva che essere mia nonna a farmi venir voglia di  fichi sciroppati. Ogni anno lei prepara vasi su vasi da distribuire a tutti noi. Quest’anno ho voluto provarci anch’io…e mentre ero al telefono con lei per gli ultimi consigli, sono riuscita a bruciacchiarne alcuni. Comunque la maggior parte si sono salvati, li ho travasati nei vasetti di vetro sterilizzati ed ho subito raccontato l’ esperimento alla mia amica Nicoletta…apriti cielo! Ha iniziato a terrorizzarmi con storie di botulismo (la grave intossicazione alimentare) dicendomi che le conserve casalinghe ne sono la fonte principale. Il mio entusiasmo per i fichi (che tra l’altro volevo regalarle) è scemato immediatamente… Ma alla fine ho pensato che mia nonna ci ha deliziato con le sue conserve per tutta una vita e non è mai successo niente. Comunque se non si vuole rischiare si possono fare e consumare immediatamente, io li mangerò come mi hanno insegnato a Ravenna: con piadina e squaccherone.

Ingredienti:
1 kg di fichi
1 bicchiere di aceto di vino
400 gr di zucchero
1 bastoncino di vaniglia
Mettete in una pentola antiaderente con un fondo spesso i fichi con l’aceto, lo zucchero e la vaniglia. Mescolare il tutto facendo attenzione a non rompere i fichi, e cuocere per 1 ora circa. Se non si consumano nell’immediato, trasferire i fichi nei vasi di vetro sterilizzati e chiudere ermeticamente. Io li ho capovolti per una notte e al mattino quando li ho rigirati sul tappo di metallo c’era la classica fossetta del sottovuoto.
1 Comment
  1. E’ proprio vero, siamo cresciuti con le conserve di nonne e mamme ma ora ci hanno inculcato il terrore di botulini&company e siamo costretti ad accontentarci di conserve e marmellate piene di conservanti in vendita…Comunque sia, questi fichi sono una meraviglia complimenti!Ciao e buona giornata

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