Gustare la tipica cucina del Cilento a Milano? Si, signori, è possibile. Per ritrovare i sapori e le ricette più autentiche di questo meraviglioso pezzetto di Campania basta varcare la soglia di Li Mastri (“Belli. Buoni. Cilentani”), un ristorante a conduzione familiare, 100% cilentano, che ha aperto a novembre 2018 in zona Moscova, precisamente in Via Volta n. 11. In sala c’è Mirko Gorrasi, ideatore del progetto e vivace sostenitore della sua terra d’origine e delle sue materie prime, con l’intento di diffonderne storia e sapori: in cucina troviamo suo papà, Bruno Gorrasi, chef che vanta oltre 30 anni di esperienza, originario di Villa Littorio (provincia di Salerno), affiancato da suo nipote Francesco Monaco formatosi nelle cucine dei ristoranti stellati e originario di Sacco e da sua moglie Caterina, regina della pasta fresca, che da Li Mastri viene preparata a mano ogni giovedì.
Li Mastri: stagionalità, tradizione, piccoli produttori
Li Mastri ha saputo conquistare l’esigente palato dei milanesi con la sua offerta genuina e tradizionale: propone un menù attento alla stagionalità e alla tradizione che cerca di premiare i piccoli produttori locali, uno dei punti fermi di una proposta gastronomica che mette ben in luce le specialità dell’Alto Cilento.
Lo si intuisce in modo forte e chiaro già al momento dell’aperitivo, che qui è a base di taglieri di salumi e formaggi tipici del Cilento e del Vallo di Diano tra cui segnaliamo il buonissimo caciocavallo, la manteca del Cilento (un formaggio che nasconde un cuore di burro: da svenire!), la soppressata e le strepitose mozzarelle di bufala di Altavilla Silentina, dell’azienda agricola Carrozza. Un applauso anche alle Ruschelle, deliziose bruschette preparate con pomodoro, crema di mozzarella di bufala e alici di Menaica oppure con peperoni friarielli, melanzane all’olio, purea di ceci di Cicerale e cipolla rossa (top!).
Tutto made in Cilento
Da LiMastri i presidi Slow Food e le materie prime arrivano direttamente dal Cilento e compongono un menu che varia ogni tre mesi e che affianca le proposte del giorno. Qui tutto è prodotto artigianalmente. Sul fronte del beverage, meritano una segnalazione le buone birre artigianali cilentante prodotte dal Birrificio Rude Boy di Buonabitacolo, realizzate senza agenti chimici né conservanti. Anche per i vini sono stati scelti piccoli produttori che, partendo da vitigni autoctoni, hanno saputo realizzare vini di qualità come per esempio Cantine Rizzo di Felitto (Sa) con il loro Grappolo d’Oro 2017 Fiano Paestum IGP o il rosso Fiix 2018 Aglianico Paestum IGP, che abbiamo avuto l’occasione di testare durante la nostra cena.
“S’ nun z’ mangia bbuonu, cc’ s’ camba affa’?”
Fiore all’occhiello del locale, signori, è la pasta fresca, in particolare i tipici Fusilli al ferretto fatti a mano (i f’rrcieddi): li abbiamo assaggiati conditi con il ragù alla cilentana, preparato con carne di vitello e di suino, e completati con generose scaglie di formaggio di capra e vi garantiamo che sono uno dei piatti che proprio non si possono non provare da Li Mastri. Fidatevi.
In menu anche i Cavatelli con tonno “Aura” di Luca Cella, le Orecchiette con pesto di cicoria e peperoni cruschi di Teggiano (ottimi) con scaglie di caprino e mollica abbrustolita e i cicci mmaretati, minestra cilentana di fine raccolto, nata in passato unendo gli scarti di legumi e cereali tra cui i fagioli bianchi di Controne, i ceci di Cicerale (entrambi presidi Slow Food), cicerchie, lenticchie, farro e orzo.
Il menu di Li Mastri ha tanto da svelare a chi pensa che la Campania, gastronomicamente parlando, sia degna di nota solo per Napoli e dintorni: un altro esempio è la Marracucciata, piatto preparato con il maracuoccio, un legume che appartiene alla famiglia delle cicerchie e cresce solo nel comune di Lentiscosa. Un altro piatto signature del ristorante, per appassionati di carne, è il Tartanino, un originale panino ripieno di carne di bufala che osa l’inedito abbinamento con le alici di Menaica…
Dulcis in fundo
Anche i dolci sono in linea con l’obiettivo del ristorante, che si vuole porre come un vero e proprio format di esportazione della cucina cilentana a Milano, reinventandone tutto il potenziale. La ricotta di bufala, per esempio, è la protagonista assoluta del Brunomisù, invenzione golosa dello chef Bruno Gorrasi: la sua ricetta prevede l’uso della ricotta di bufala al posto del mascarpone con un originale tocco di Amaro Teggiano, tipico liquore cilentano. Ma il vero ingrediente segreto, ci rivela chef Bruno, è uno solo: l’amore… “Canda lu aadu e tocula la cora iamu a mangià ca è bb’nuta l’ora”…. (SR)
Li mastri
Via Volta n. 11
Milano
Tel. 02 83638871
(aperto dal martedì al sabato a pranzo dalle 12:30 alle 15 e a cena dalle 19:30 alle 23.
Lunedì e domenica il ristorante è aperto a pranzo dalle 12:30 alle 15)