Pasqualina alla mia maniera

Per me non c’è niente di più tipico in questo periodo della torta pasqualina. Anzi a dire il vero questa torta salata mi ricorda moltissimo la Liguria, le innumerevoli vacanze di Pasqua passate a Lavagna, e i weekend di primavera (decisamente migliori di quelli estivi) trascorsi con gli amici in riva al mare. Proprio ieri ho fatto una gita a Genova in giornata con il pretesto di due bellissime mostre a Palazzo Ducale: Joan Mirò e Steve McCurry. Girare per i caruggi di Genova per me è sempre emozionante, adoro quella città e quella sua aria un pò decadente e bohemien! Amo la cucina ligure con tutte le sue specialità e la focaccia è sul podio delle mie preferenze. Ieri l’ho comprata all’ Antico forno della Casana che si trova in un vicoletto vicino all’ Abbazia di San Matteo in pieno centro. Era ancora tiepida e il profumo era inebriante, unta al punto giusto, morbida al centro e croccante ai lati. Delizia vera! Il tour culinario è proseguito da Le dolcezze salate di Angelo che mi era stato indicato per una selezione davvero speciale di baci di dama (con zabaione, classici, versione leggera e con il miele) naturalmente ho comprato tutto l’assortimento e non saprei dirvi il mio preferito…sarebbe un’ingiustizia per gli altri! L’ultima tappa prima della mostra è stata l’antica Confetteria Pietro Romanengo fu Stefano per comprare i quaresimali (si fanno solo in questo periodo e si possono mangiare in quaresima perché privi di grasso animale) fatti di marzapane di varie forme e sapori: canestrelli, tondi e mostaccioli arricchiti di marmellata di fichi e limone. Per il pranzo ho fatto una breve tappa da Ombre Rosse situato nella più antica casa di abitazione medievale della città (primi anni del XIII secolo). Il locale è molto “francese”, caldo, accogliente, libri alle pareti e il personale molto cortese. Il menu è veloce, due primi, due secondi, insalate, qualche piatto veg  e qualche dolce. Ho assaggiato sia le trofie con il pesto (inevitabili e squisite) sia la torta pasqualina. Quest’ultima presentata in modo diverso dalle tradizionali (non rotonda e fatta a strati) mi ha fatto venire l’idea per questa mia versione che strizza l’occhio al mediterraneo per l’inserimento della feta al posto della ricotta. Ho anche sbattuto le uova invece di tenerle intere, quindi è davvero una versione particolare che forse non si può neanche chiamare pasqualina, ma le assomiglia molto e il periodo è perfetto. Quindi non me ne vogliano i “puristi” questa è la personale visione!
Sonia

Antico forno della casana
Vico della Casana 17/19 R
Genova

Le dolcezze salate di Angelo
Via XXV Aprile 22 R
Genova

Confetteria Pietro Romanengo fu Stefano
Piazza Soziglia
Genova

Ombre Rosse 
Cibo vino e libri
Vico Indoratori 20-22-24r
Genova



Pasqualina alla mia maniera

Ingredienti:

1 rotolo di pasta fillo
1 confezione di spinaci circa 1 kg
250 gr di feta 
3 uova
una manciata di anacardi (si possono omettere)
sale 
pepe
olio
noce moscata
scorza di un limone
origano 
rosmarino

In una ciotola sbattete leggermente le uova, unite la feta sbriciolata, condite con sale, pepe e origano e infine gli anacardi sbriciolati. In una padella fate saltare gli spinaci con un pò di olio, conditeli con sale, noce moscata e la scorza del limone. Quando si sono raffreddati uniteli al composto di uova e formaggio.Bagnate la carta forno, strizzatela e rivestite una teglia rettangolare che possa andare in forno. Iniziate a comporre la pasqulina mettendo un primo strato di 3/4 fogli di fillo che arrivino fino al bordo della teglia, versate il composto di spinaci e uova e ricoprire con altri strati di fillo. Spennellare con olio aggiungere qualche ago di rosmarino e mettere in forno a 180° per circa 15/20 o finché la fillo non prende colore. La pasta fillo tende a rompersi facilmente, utilizzate lo stesso i  pezzetti che si rompono per comporre la torta.

14 Comments
  1. non ho mai fatto la torta pasqualina e proprio ieri cercavo una ricetta ma nessuna mi ha entusiasmato come questa…..meravigliosa
    baci

  2. Tesoro a trovarla la pasta fillo..é un miraggio dalle mie parti e grazie per questo tuor goloso e per la visione di questa Pasqualina con la feta….troppo appetitosa!!!! Bacioni,Imma
    P.s. vi ho citate nella mia rubrica nella rivista
    Piu Dolci di aprile:-D.

  3. io l’anno scorso ho voluto riproporre l’ originale con i carciofi di Albenga ma devo dirti che poi effettivamente anche io di norma la faccio alla mia maniera.direi che è ottima decisamente!

  4. mizzica che bontà! Mi piace questa versione anche per la sostituzione formaggiosa, non che non mi piaccia la ricotta, attenzione, mi piace assai ma il cangio, inevitabilmente,acchiappa 🙂
    grazie per la ricetta e per il giro a Genova
    Cla

  5. Che meraviglia! Prossimamente andrò a Genova ed avevo proprio bisogno di qualche indirizzo!
    Grazie mille!
    Anch’io adoro la cucina ligure, forse perchè legata alla mia infanzia e ad alcune persone che ho nel cuore.
    Personalmente mi strafogherei di farinata!
    Il “bimbo” sta bene? ;-)))

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