Vi abbiamo già detto che siamo innamorate dell’Alto Adige? Sì, forse milleduecento volte. Ma una in più non fa male. Stavolta siamo reduci da un weekend a Sesto, in Alta Pusteria. Qui tutto è magico: il paesaggio, il cibo, i paesini, le piste, i boschi, il cielo stellato. Ma andiamo con ordine. Partiamo dalla giornata di sabato, iniziata sulla cabinovia delle “Tre Cime” (tra Croda Rossa e Monte Elmo): abbiamo fatto una bellissima passeggiata in quota, sulla neve, con una vista magnifica sulle Tre Cime di Lavaredo. Uno spettacolo mozzafiato! Da buone foodies non abbiamo rinunciato a una sosta con prosecco e stuzzichino di pane nero e speck alla Malga Klammbach (1944 m).
Per pranzo, siamo tornate in paese, a Sesto, alla Lanterna Verde: un posto da segnare assolutamente in agenda. Una delle specialità della casa è la pasta fresca: abbiamo assaggiato dei buonissimi ravioli alla barbabietola ripieni di formaggio di capra e un ottimo semifreddo al torroncino con frutta fresca.
E vi diamo una dritta: nella bassa stagione producono pasta ripiena (come tasche di patate con spinaci) e gnocchi di patate (con patate locali) per una linea di surgelati firmati Gusto Alpin: se li trovate… provateli, e diteci cosa ne pensate. Entrando alla Lanterna Verde si nota anche uno spazio gastronomia, con prodotti del luogo e dolci molto allettanti oltre a pane e salumi. Il pomeriggio l’abbiamo dedicato allo shopping: speck, ovviamente, e svariati formaggi del Caseificio Sesto, oltre a pane e strudel del Panificio Trenker Sudtirol. A Sesto abbiamo alloggiato al Wellbeing Hotel Monika di Sesto, affacciato direttamente sulle Dolomiti, inserito nel Parco Naturale delle Tre Cime, accanto al sentiero per la Val Fiscalina (una bellissima passeggiata, sia d’inverno che d’estate): vi consigliamo di tenerlo d’occhio.
Già adesso è un hotel meraviglioso (quattro stelle), con stanze minimaliste, e una bellissima spa di 800 metri quadri: il percorso wellness si snoda tra saune finlandesi con getti di vapore con ghiaccio, miele ed essenze, sauna bio alle erbe aromatiche, bagno di vapore aromatico alle fragranze alpine. C’è anche una bella piscina interna, poi docce sensoriali e una vasca idromassaggio esterna, affacciata sulla Meridiana di Sesto: relax con vista, è il caso di dirlo. L’hotel subirà ora dei lavori di ampliamento e di rinnovo che si concluderanno a fine giugno, quando si trasformerà in un cinque stelle. Il 1 luglio, dunque, verrà inaugurata la nuova ala con nuove camere di lusso (i temi delle stanze sono diversi, ce ne sarà per esempio una “sportiva” con una spaziosa doccia, spa privata con cabina a raggi infrarossi, angolo fitness e una bellissima terrazza), una piscina esterna Sky-Infinity (che, facile intuirlo, diventerà l’attrattiva principale dell’hotel: nuotare al di sopra dei tetti, verso le vette della Meridiana di Sesto, regalerà una sensazione di infinito…), un garage sotterraneo e una sauna panoramica esterna.
Dulcis in fundo, verrà ampliata anche la zona del ristorante dell’hotel, oggi regno dello chef Karl Kirchler e della sua brigata. La qualità del cibo al Monika, signori, colpisce fin dalla colazione: il buffet presenta pane di ogni genere (compresi i buonissimi panini di segale pusteresi), poi yogurt, muesli, cereali e semi, uova, frutta, salumi, marmellate e un miele da urlo (oltre ad essere eccellente è bello da vedere: sembra un pezzo “staccato” direttamente dall’alveare…). Sabato sera abbiamo cenato a lume di candela nella bella sala in legno del ristorante: esperienza di qualità altissima. Ricordiamo in particolare un originale centrifugato di mela, il cappuccino di sedano rapa con crostino di salsiccia, l’agnello alle erbe, il sorbetto alla ciliegia e un tiramisu con gelato al caffè davvero squisito.
Domenica, sotto una bella nevicata, abbiamo ciaspolato nei dintorni di San Candido, nel bosco, nel silenzio totale, osservando le impronte degli animali (a cominciare dal cervo…), i larici, il pino e l’abete rosso (a proposito: qui, in autunno, lo spettacolo del foliage, con i larici rosso fuoco, è imperdibile!). Una doverosa nota finale all’ospitalità e alla gentilezza delle persone che abbiamo avuto occasione di conoscere nel nostro weekend: in particolare alla famiglia Egarter, proprietaria dell’hotel Monika, al gentilissimo Alex in primis. Non vediamo l’ora di tornare! Intanto, ci consoliamo con una sontuosa Polenta con cipolline e melanzane in agrodolce: per prepararlo abbiamo usato cipolline acquistate in Alta Pusteria e un aceto di mele del circuito Gallo Rosso (sapevate che la produzione di aceto è una delle tecniche di produzione alimentare più antiche praticate nei masi altoatesini?).
Polenta con cipolle e melanzane in agrodolce
Ingredienti:
4 cucchiai di zucchero di canna
4 cucchiai di aceto di mele Gallo Rosso
olio
1 melanzana
300 gr di cipolline
2 cucchiaini di capperi
una manciata di pinoli
prezzemolo
180 gr di farina gialla o polenta istantanea
sale
4 pezzi di salsiccia
In una padella fate scaldare un po’ di olio e aggiungete le melanzane tagliate a dadini, quando sono cotte mettetele in un piatto. Nella stessa padella aggiungete le cipolle e quando sono cotte aggiungete di nuovo le melanzane. Aggiungete un po’ di acqua regolate di sale, aggiungete lo zucchero l’aceto e infine i capperi e i pinoli. Fate andare qualche minuto finché non si scioglie lo zucchero poi spegnete. Nel frattempo preparate la polenta seguendo le istruzioni della confezione. Fate scaldare una padella antiaderente tagliate la salsiccia in due e fatela cuocere. Servite la polenta con la verdura in agrodolce e qualche pezzetto di salsiccia.