Riapre (con il menù di Oldani) il Camparino in Galleria

Signori, ci siamo. Il Camparino in Galleria, già primo sito produttivo del Campari e casa natale dell’aperitivo, riapre al pubblico con parecchie novità. Dalla collaborazione tra Campari e Davide Oldani è nato infatti un innovativo concetto di cucina creato intorno al cocktail pairing, con un’evidente impronta italiana e un legame particolare con la città di Milano.

Pensando al caro, vecchio rito dell’aperitivo, ai milanesi “veri” si materializza subito davanti agli occhi la vetrina del Camparino, aperto nel 1915. All’epoca piccolo bar per clienti di passaggio, oggi è stato eletto Locale Storico d’Italia, un luogo che ha visto nascere il mito dell’aperitivo come momento di convivialità. Viene spesso definito come uno degli angoli più milanesi di Milano: espressione che ci convince. L’anima di Milano pare davvero aleggiare tra queste pareti…

Al centro dell’anima food del rinnovato Camparino, invece, lo chef Davide Oldani ha voluto porre un’ideazione culinaria: il Pan’cot ( ‘pane arrostito’), mettendo ben in evidenza l’origine attinta dal dialetto e dalla stessa tradizione milanese di Campari.

“Sono nato a Milano. Campari e Camparino sono espressione della mia città. Lo stesso vale per il Pan’cot” spiega Oldani, Ambrogino d’oro premiato nel 2008. “Mia mamma faceva il pane ammorbidito in acqua o latte, poi arrostito in padella. Anche questo è un pane cotto, pur essendo un prodotto completamente nuovo”.

Nel cocktail concept messo a punto dall’esperienza di Tommaso Cecca, a capo della squadra di bartender del Camparino in Galleria, si ritrova la stessa ricerca di equilibrio tra tradizione e innovazione che ripercorre la storia di Campari e dei suoi cocktail per offrire una miscelazione capace di guardare al futuro, ma con rispetto.

Il nuovo rito del Camparino ruota intorno a due elementi fondamentali: i cocktail Campari e il Pan’cot, appunto, entrambi solidamente legati alla tradizione culinaria di Milano, ma che insieme rappresentano una storia del tutto inedita.

L’offerta del Camparino in Galleria

“La curiosità del progetto è proprio l’abbinamento di un cibo nuovo ma di tradizione come il Pan’cot con il mondo dei cocktail, che è particolarmente stimolante perché varia con profumi e ingredienti stagionali” commenta Davide Oldani. “Si può studiare un abbinamento perfetto, utilizzando erbe, spezie, note sapide e dolci. Anche nel pairing si può comporre per assonanza o cercare il contrasto, creando un gioco ancora più ampio” spiega lo chef.

La Sala Spiritello, al primo piano, fresca di ristrutturazione a cura dello Studio Lissoni Associati, è il vero tempio della nuova esperienza di pairing del Camparino. Nella drinking list del piano superiore si esprime un concetto contemporaneo di essenza e sfumatura del gusto di ogni singolo cocktail. I classici sono rivisitati con twist ispirati dall’eredità artistica del marchio Campari, unica nel suo genere.

Al Bar di Passo si trovano le grandi icone che hanno reso Campari celebre nel mondo, dal Campari Seltz, vera firma del locale sin dalla sua apertura nel 1915, al Negroni che celebra i suoi 100 anni. La filosofia gastronomica del Bar di Passo è pensata per rispondere a esigenze più dinamiche, coprendo diverse fasce orarie con una curata selezione di piatti firmati da Davide Oldani e un servizio di bar e caffetteria, a partire dai croissant di inizio giornata.

Valore aggiunto del nuovo percorso verso l’eccellenza qualitativa intrapreso dal Camparino in Galleria, è la produzione, direttamente sul posto nei laboratori interni di cucina e pasticceria, dell’intera offerta gastronomica del locale.

Il Pan’cot
: ricetta segreta

Il Pan’cot nasce dal desiderio di Davide Oldani di lavorare su una nuova idea di lievitazione e panificazione, sviluppata grazie alla collaborazione con Campari proprio ispirandosi al mondo dei cocktail.

Il Pan’cot viene preparato con pregiate farine integrali, di grano duro e tenero. Alla base di tutto c’è il lievito madre. Come per Campari, la ricetta completa del Pan’cot rimarrà un segreto. Il Pan’cot è concepito come un foglio bianco che può essere abbinato a carne, pesce, frutta e verdura, aprendo alla trasversalità della cucina italiana, salata e dolce.

Nel menù del Camparino, che cambierà a ogni stagione, vengono riprese salse italiane e milanesi, utilizzando solo prodotti e ingredienti eccellenti, selezionati con criteri di stagionalità e sostenibilità.

Grazie alla sua versatilità, il Pan’cot si adatta a tutti i momenti della giornata sotto diverse forme. Tra queste, lo “Zafferano alla milanese” con impasto allo zafferano è un signature che il Camparino dedica alla città di Milano.

Come si addice a ogni nuovo prodotto, il Pan’cot ha un suo marchio caratterizzato dalla doppia O che ne riprende la forma stilizzata. La linea stilistica della doppia O si ritrova anche nel design del piatto che lo stesso Oldani ha studiato esclusivamente per il Pan’cot.

“Quando avevo già creato il marchio, nella prima visita che ho fatto in Galleria Campari mi hanno mostrato un’opera di Fortunato Depero, artista indissolubilmente legato al brand Campari, che ricorda esattamente questa forma, una straordinaria coincidenza” racconta Oldani. “Il Pan’cot è una nuova idea food che rispecchia l’identità di Campari: se la cucina è vino, il Pan’cot è cocktail!”.

“Sin dall’inizio abbiamo cercato per il rinnovo del Camparino un progetto di qualità con un contenuto nuovo che fosse capace di esaltare il suo straordinario spirito d’innovazione e la sua ricchezza di storia e tradizione” ha commentato invece Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer di Campari Group. “Non ci siamo limitati ad affiancare il nome di Davide Oldani e il suo stile di cucina al Camparino, insieme abbiamo voluto dare vita a qualcosa di unico” ha aggiunto Bob Kunze-Concewitz.

Il locale riapre al pubblico da giovedì 14 novembre e non vediamo l’ora di provarlo!

Altri locali storici di Milano qui e qui. (S.R.)

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