Treccine all’uvetta


Non so voi ma per me la colazione del weekend è un momento irrinunciabile: sono felice di alzarmi e di sapere che sul tavolo della cucina c’è qualcosa di particolare ad attendermi. Da quando ho il lievito madre, poi, ho ovviamente una predisposizione “naturale” verso brioche&affini. Che goduria! Passata l’ansia iniziale legata alla gestione e al rinfresco del “piccolino”, devo ammettere che per me è diventato un ottimo antistress: ritrovarmi con le mani in pasta per rinfrescarlo, rivitalizzarlo e utilizzarlo mi permette si staccarmi da tutto e da tutti e di concentrarmi sugli esercizi di matematica legati ai pesi di acqua e farine, con proporzioni e frazioni annesse (e credetemi: per me che sono veramente una schiappa in queste tematiche…significa durissima concentrazione!). La chicca di questo weekend sono queste treccine all’uva: buonissime e leggerissime (hanno pochissimo burro, quasi zero…), restano soffici a lungo. La ricetta l’ho pescata dal numero di dicembre 2012 di Alice Cucina.
Simona
 
Treccine all’uvetta
 
Ingredienti:
 
500 g di farina manitoba
275 g di acqua
150 g di lievito madre (oppure 12 g di lievito di birra)
100 g di uvetta sultanina
1 uovo
1 cucchiaino di miele
50 g di burro
10 g di sale
1 tuorlo
2 cucchiaini di latte
 
In una ciotola stemperare il lievito madre (rinfrescato la sera prima) nell’acqua tiepida, unire la farina setacciata e iniziare a lavorare gli ingredienti. Chi usa il lievito di birra dovrà semplicemente scioglierlo in acqua tiepida e unirlo alla farina). A metà impasto aggiungere il sale, l’uovo e, per ultimi, il miele e il burro. Unire poi l’uvetta e amalgamarla all’impasto. Formare un panetto, metterlo in una ciotola unta di olio e farlo lievitare, coperto, finché raddoppierà il suo volume. Spezzare l’impasto in parti uguali, formare dei rettangoli, fare tre tagli lasciando la parte superiore (il bordo alto) unita. Formare delle treccine, disporle in una teglia rivestita di carta forno, spennellarle con un po’ di tuorlo diluito con il latte e un pizzico di sale. Far lievitare a temperatura ambiente. Spennellare ancora le treccine con il tuorlo e far cuocere in forno già caldo a 200°, ponendo una ciotolina di terracotta piena di acqua sul fondo del forno per mantenere l’umidità. Circa 10 minuti di cottura dovrebbero essere sufficienti (i tempi dipendono dalla pezzatura: per trecce da 30 g ciascuna occorrono una decina di minuti). Sfornare, lasciar raffreddare e servire.
11 Comments
  1. anche per me la colazione del fine settimana è un momento impagabile…queste treccine sono assolutamente da provare…mi segno il tutto!
    Un bacione

  2. Se ad attendermi la mattina ci fosse una colazione del genere il risveglio sarebbe decisamente moooolto più dolce tesoro…sono un amore Simona!! Bacioni, Imma

  3. per me la colazione è sempre un momento unico.bravissime..si vedono i risultati del ciorso panificazione.sigh a me!

  4. Per me la colazione è un momento importantissimo e devo mangiare cose buone e sane e spesso le preparo proprio da sola. Mi piacciono molto queste treccine, le voglio provare, anche se io e il lievito madre viviamo ancora in due mondi opposti.
    Un abbraccio
    Vera

  5. Una precisazione: ci ha scritto un lettore, Gianluigi, facendoci notare che nella ricetta non è segnalato lo zucchero. E infatti non è previsto. Le uvette addolciscomo l’impasto e non è necessario aggiungere altro zucchero. Ma ben vengano tutti gli esperiemti del caso: fateci sapere!
    ciao e tutti
    simona

  6. Invitantissime queste treccine…per colazione o per merenda!!!
    Era da un po’ che non passavo…mi piace molto il nuovo logo!!!
    Un abbraccio a presto Mara

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