Ieri sera abbiamo provato un nuovo ristorante di Milano, abbiamo scelto la corrente nipponica ed abbiamo cenato da J’s Hiro cucina giapponese. Il locale esteticamente è molto carino e accogliente, diverso dai soliti, un tocco più occidentale che giapponese nell’arredamento. Pochi posti all’aperto con piccoli tavoli per 2 persone (ormai a Milano pur di avere un dehors si invadono i marciapiedi), pochi posti anche all’interno, quindi per la sera è meglio prenotare. Non essendo esperta di cucina giapponese mi trovo in difficoltà a dover giudicare i piatti, ma mangiando quasi sempre le stesse cose posso almeno fare dei paragoni. A nostro avviso la qualità delle materie prime è molto buona, abbiamo trovato piatti diversi dagli altri ristoranti, un tocco personale e vario. Ogni tanto appare all’improvviso un ingrediente occidentale ad accompagnare una ricetta tipica (Uramaki al philadelphia). Divertente il menu scritto a mano con traduzioni italiane molto fantasiose. Mi sono innamorata di ciotole e piatti per il servizio, bellissimi e molto raffinati. Già li vedevo a casa mia sul set fotografico! Abbiamo ordinato vino, ma è un grande errore. Il vino va ordinato in ristoranti con cantine decorose. Una fresca birra giapponese è accorsa subito in mio aiuto. Comunque alla fine il giudizio su locale e cibo è positivo ma l’unica nota stonata purtroppo è l’acustica. Nel momento di maggior affollamento non si riusciva neanche a sentire il discorso di chi era di fronte. Un vero peccato, mangiare con il frastuono è davvero poco piacevole. Se si riuscisse ad ovviare a questo problema sarebbe perfetto, forse il prossimo tentativo lo farò quando ci saranno meno caldo e meno zanzare così potrò aspirare ai mini tavolini all’aperto.
A proposito di caldo, oggi si mangiano verdure cotte (ma servite tiepide) con crostino di feta e limone, è il massimo che posso fare in attesa della super partita di stasera!
J’s Hiro
Via Carlo Vittadini 7
Milano
Tel 02/58320038
Ingredienti:
2 cipollotti
prezzemolo
1 finocchio
2 patate
400 gr di fagiolini
olio
Per la bruschetta:
feta
qualche fetta di pane tostato
scorza di limone
timo
Mettete un po’ di olio in padella, aggiungete i cipollotti tagliati e i fagiolini, fate andare per un po’ (circa 10/15 minuti) poi aggiungete i finocchi tagliati a fettine e le patate tagliate a cubi con la buccia. Aggiungete un po’ di acqua coprite e fate andare le verdure finché non saranno pronte. Alla fine aggiustate di sale e pepe e aggiungete il prezzemolo. Scaldate sotto il grill le fette di pane che servirete con la feta sbriciolata cosparsa di scorza di limone e timo per accompagnare le verdure.
che squisitezza..amo le verdure…
Pensa anche io ieri sera ristorante Giapponese… ma niente terrazza! Odio quando c’è troppa confusione tanti a casa che hai il mal di testa… Si oggi anche io solo insalatine fresche troppo caldo per poter accendere i fornelli! Quella bruchettina sull’insalatina mi sembra davvero stuzzicante… ok vado a letto sennò mi viene fame..
caldo si ma il buon gusto lo possiamo conservare a tavola con un piatto cosi
Forse mi sbaglio, ma quelli col philadelphia non sono una variante dei California rolls? Non li ho mai assaggiati (di solito ne ordino di altro tipo), ma mi pare di aver letto la ricetta da qualche parte. Provo a cercare tra i miei libri di cucina giapponese. Ciao 😉
Che bel piatto, così fresco ma anche così appetitoso, bravissima!!!
non ne so parlare di cibo giapponese, ma i locali assordanti non li sopporto, credo che al di là del cibo che deve essere buono, il contesto e il contegno debba essere equiparato.
Per una mano mi gusterei da sola una insalata così!
🙂
Cla
mmmm fresca e ricca! mi piaceeee 🙂
ad oggi posso solo consolarmi con il tuo piattino, visto l’esito della partita 😉
Ero andata tantissimi anni fa in un ristorante giapponese meraviglioso, quando la professoressa di pianoforte di Paolo, lei era giapponese ci aveva invitato e mi era piaciuto tantissimo….. Certo che io non direi di no manco a queste verdurine con bruschetta perchè complicarsi la vita? Baciii
devo ammettere che quando sono a tavola non mi piace nè il rumore nè i centrotavola ingombranti che mi impediscono di vedere chi ho di fronte e con chi sto tentando di intavolare una conversazione…
peccato quando è tutto così straordinariamente perfetto ma disturbato dalla confusione :O(
certo, l’ unico rumore che potrei sopportare è il “crunch” del pane croccante delle vostre bruschette!!! eheh……
bacissimi!!!