Consigli food (ma non solo) nei Paesi Baschi? Eccoci. Da molto, moltissimo tempo progettavo una fuga nella Spagna del Nord e finalmente sono riuscita a concretizzare il mio desiderio, tra tappe gourmet, tramonti sull’oceano, paesaggi verdi e città eleganti. Se avete in programma una vacanza in quella zona, ecco alcuni suggerimenti food (ma non solo).
Bilbao
Partiamo da Bilbao (che non è la capitale dei Paesi Baschi, che è invece Victoria…), spumeggiante città dalla doppia anima, sorvegliata dal fiume Nervión che scorre sornione… Fulcro della parte più antica è il Casco Viejo, la città vecchia, con le sue Siete Calles ovvero sette stradine parallele l’una all’altra che si innestano su calle de la Ribeira nei pressi del Mercado de la Ribeira con le sue belle vetrate art déco al terzo piano, buon posto per fare uno spuntino.
Suggestivo il ponte di origine medioevale di San Antón, situato proprio accanto all’omonima chiesa gotica e vicino al Mercato. Vicino alla Catedral de Santiago, dedicata al patron della città e sede della diocesi di Bilbao, fate una sosta per un caffè (un solo, come dicono qui…) e un pintxos (un piccolo assaggio di cucina basca) da Baster, che serve anche una deliziosa omelette.
A cena, se volete provare un asador tradizionale, consiglio Asadori Indusi con le sue specialità alla griglia ma anche il chorizo maison, la morcilla (sanguinaccio), la fantastica chuleta (costata) con le patatine.
Guggenheim Museum di Bilbao
Sono tornata dopo parecchi anni al Guggenheim di Bilbao, uno dei Musei di arte contemporanea più famosi del mondo. Ricordo il mio stupore di allora: rimasi a bocca aperta davanti a questo capolavoro di titanio e acciaio progettato da Frank Gehry sulle rive della Nervion, con i suoi magici contrasti di luci ed ombre e quelle “squame” così suggestive.
E quando vi entrai lo stupore si trasformò in emozione: spazi immensi, passerelle, volumi armoniosi e insoliti, le installazioni, l’interattività e la multimedialità. Bene: ho rivissuto le medesime sensazioni e questa cosa mi ha riempito di gioia. Potere dell’arte… Del resto l’arte è sempre emozione ma è stupendo quando a emozionare è l’arte contemporanea. Sono davvero grata al Guggenheim per la mostra “Joana Vasconcelos. I’m Your Mirror”, personale di una delle più note artiste portoghesi contemporanee, celebre per trasformare gli oggetti quotidiani in opere incredibili (come quella che campeggia imponente tra i volumi del Museo…). Meravigliosa anche la mostra di Chagall, con un paio dei miei quadri preferiti del celebre pittore bielorusso (“Compleanno” e “La passeggiata”). Un’esposizione mirata agli anni parigini dell’artista, dal 1911 al 1919, gli anni della “svolta” (infatti la mostra si intitolava “Chagall: The Breakthrough Years, 1911-1919”). “I painted everything I saw. I painted at my window. I never went out on the street with my box of paints”…
Girando per le “sale” del Guggenheim, comunque, ci si imbatte piacevolmente in Anselm Kiefer, Rothko, Basquiat (splendido il suo “Man from Naples”): non male… Merita una sosta il Bistrò Guggenheim Bilbao e, chiraramente, il Nerua (ne abbiamo parlato qui).
I pintxos di Bilbao
Un viaggio a Bilbao viene inevitabilmente scandito da tappe dedicate ai pintxos, questi piccoli assaggi di cucina basca. Merita una sosta la Taberna Basaras (Pilota Kalea 2), nel quartiere Casco Viejo, dove il tempo sembra essersi fermato: entrando un gruppo di allegri signori aveva iniziato a intonare canzoni basche, tra un bicchierino di vino e l’altro. Alla Taberna Basaras sono deliziose le acciughe fritte e le empanadilla ma da non perdere è la loro celebre tortillas di patate.
Moderno e creativo Gure Toki (plaza Nueva 12), con i suoi ottimi pintxos: strepitoso il granchio in tempura, il polpo grigliato, i calamari fritti. Non fatevi spaventare dalla lunga attesa: merita!
San Sebastian e i pintxos
La forza magnetica dell’oceano si sente forte e chiara a San Sebastian, Donostia in lingua basca, elegante cittadina affacciata sull’Oceano caratterizzata da una fortissima personalità gastronomica, basata sulle tradizioni locale ma con la voglia e l’apertura alla reinterpretazione creativa. Un cittadina dove vecchio e nuovo si intrecciano magistralmente, dove si può vivere il mare del golfo di Biscaglia nelle vivaci spiagge de La Concha (la mia preferita) e di Ondarreta, gustandosi una caraffa gelata di calimocho (vino rosso e coca cola) come fanno gli abitanti del posto… Sappiatelo: io a San Sebastian ci ho lasciato il cuore…
Parliamo dei pintxos. I pintxos sono una faccenda seria a San Sebastian. Mi sono lasciata contagiare dall’usanza del posto ovvero saltare da una taverna all’altra nel centro storico (Casco Viejo) per una vera e propria maratona di assaggi.
Tra le mille delizie in miniatura che sono riuscita a provare tornerò a casa con il piacevole ricordo dei fantastici spiedini di calamari, della tartina di alici, della crocchetta al nero di seppia e del baccalà fritto con i peperoni di Casa Vergara 1948 locale che si trova nel Casco Viejo. Oltretutto, personale di una gentilezza rara e un vino bianco Albarinho niente male… Super gettonato anche la Cuchara de San Telmo, validissimi anche Borda Berri, l’originalissimo Bar Atari e SiriMiri (ottimi cocktail). Sono tutti nella parte vecchia della città, facilissimi da trovare.
Cena con vista a San Sebastian
A San Sebastian le serate trascorrono allegre all’insegna dei pintxos da un locale all’altro ma altrettanto affascinante è fuggire da questa atmosfera movimentata per una cena con vista, sul monte Igueldo. Da assaggiare la celebre chuleta (o txuleta) basca (una succulenta costata alla griglia) o il tortino di riso e morcilla (sanguinaccio di maiale) con peperone rosso grigliato. Tutto innaffiato da vino de rioja… Carino il ristorante Alaia, con vista sulla baia che definire mozzafiato è riduttivo. Vietato salutare San Sebastian senza assaggiare il plum cake o la torta di sfoglia, crema pasticciera e mandorle della pasticceria Otaegui ma anche il pane di uno dei più famosi forni dei Paesi Baschi, il forno Galparsoro: il loro pane di mais bio è fantastico così come i croissant.
Un’altra idea carina è spostarsi a Pasai Donibane, a pochi km da San Sebastian, un piccolo e pittoresco paese di pescatori amato anche da Victor Hugo che visse qui a metà Ottocento per farsi ispirare da questa romantica baia… Qui nella passeggiata verso il faro si può prendere una bottiglia di Txacolì ghiacciato (un vino bianco leggero che si produce in questa zona) con qualche croquetas del jamòn e gustarsi il tramonto…
Caffè e pintxos a tutte le ore
Nei Paesi Baschi entri in un bar per un caffè alle 11 del mattino (ma lo stesso accade alle 9, alle 15 o alle 17…) e ti ritrovi immancabilmente con in mano un piattino con un hamburger in versione pintxos, uno spiedo di gamberi e pancetta di Joselito o una tartina con alici marinate. Dovete sapere che resistere è praticamente impossibile: vi ho avvisati…
Hondarribia
Non distante da San Sebastian, proprio al confine con la Francia, c’è la piacevole cittadina marittima di Hondarribia: vivace nella parte bassa, con le sue case marinare di legno colorate, è elegante nella parte alta, cinta da mura, con la bella Plaza de Armas e la chiesa gotica di Santa María de la Asunción, con torre barocca. Pit stop azzeccatissimo, suggerito dal mio papà.
Zarautz
Zarautz, esposta al mare aperto, piace molto ai surfisti: anche i principianti possono fare lezioni di surf sulla spiaggia più estesa della provincia, 2,5 km, Zarautz beach… Qui ho assaggiato il delizioso Pastel Vasco, tortina ripiena di crema pasticciera…
Gernika
Gernika. Guernica. Picasso. No, non siamo al Reina Sofia di Madrid ma nella cittadina basca (provinci di Biscaglia) che subì il devastante bombardamento aereo da parte della Legione Condor (unità tedesca) il 26 aprile 1937, durante la guerra civile spagnola, “prove generali” per la Seconda Guerra Mondiale. Il fatto ispirò Picasso, che realizzó appunto “Guernica” come dipinto di protesta contro la violenza, la distruzione e la guerra in generale… Merita una il suggestivo Museo de la Paz de Gernika, per riflettere. Per una pausa pranzo verace, provate il Restaurante Bolina: offre un menu a prezzo fisso (molto allettante) per la sua cucina basca casereccia servendo piatti principalmente di mare, per esempio, paella e zuppa di pesce. E come dolce il romantico Arroz con leche (il Risolatte) con una abbondante spolverata di cannella.
Tolosa
A 28 km da San Sebastian c’è la cittadina di Tolosa, adagiata sul fiume di Oria, su cui si affaccia il bel mercato coperto del Trugladillo. Tolosa deve il suo nome ad Alfonso X re di Castiglia, per via dell’usanza del tempo di assegnare alle nuove città il nome di altre città già esistenti e potenti, come appunto lo era la Tolosa francese. Il sabato mattina le persone del luogo amano pasteggiare con calma e in relax nelle taberne, come Orbela, e gustarsi pintxos in quantità con birre e tortillas.