Le nostre nonne lo sanno bene: “el dì de San Bias se benediss la gola e él nas”. Come? Basta mangiare proprio oggi, San Biagio, un pezzetto di panettone custodito dal Natale: in questo modo ci si protegge dai malanni dell’inverno. Ci avete fatto caso? In giro per Milano (ma non solo…) in questi giorni si notavano in panetteria i cartelli di promozione 2×1 su tutti i panettoni, proprio come accadeva un tempo nelle pasticcerie milanesi… Direttamente dal nostro libro “A Milano si mangia bene” (Gribaudo), vi “regaliamo” una bella ricetta utile per riciclare il panettone avanzato a Natale. “Una bella usanza milanese prevede che del panettone di Natale si conservino alcune fette da gustare a colazione il giorno di San Biagio, il 3 febbraio per proteggersi dal mal di gola. San Biagio, infatti, secondo la tradizione popolare, el benediss la gola e él nas, «benedice la gola e il naso». Indipendentemente da questa consuetudine, esistono molti modi per gustare il panettone quando non è più freschissimo. Per esempio, si può usare al posto dei savoiardi per un originale dolce al cucchiaio o si può grigliare e servire con crema pasticciera e rum (una sorta di Meneghina) o con il gelato. Oppure si può preparare un semplice sformato di panettone, conosciuto anche come el budin de la serva, piacevolmente aromatizzato alla cannella”.
#amilanosimangiabene
Pasticcio di panettone
Ingredienti per 4 persone:
4 fettine di panettone raffermo
4 uova
100 g di zucchero
5 dl di latte
1 limone bio
cannella in polvere
burro
liquore all’amaretto
qualche grappolino di ribes
Imburrate 4 stampini monoporzione.
Disponete le fettine di panettone in un piatto e bagnatele con un po’ di liquore.
In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero e diluitele con il latte portato a ebollizione con la scorza di mezzo limone e filtrato per eliminare l’agrume.
Aggiungete il panettone spezzettato, una generosa spolverata di cannella e mescolate bene.
Suddividete il composto negli stampini e trasferiteli in una teglia con dell’acqua; cuocete gli sformatini a bagnomaria in forno già caldo a 200° per 40 minuti.
Sfornate e servite gli sformatini tiepidi o freddi, completando a piacere con grappolini di ribes.
io…oggi il panettone benedetto me lo sono pappato, sfidando la dieta…speriam bene!
Per ora nessuna influenza mi ha colpito…sperem 😉
ottimo il vostro pasticcio, me lo segno…ho ancora un panettone in diospensa!!!
Bravissima, Simo: guarda è una ricetta di famiglia, semplice ma che piace sempre a tutti! facci sapere, un abbraccio (ovviamente panettone mangiato a colazione e a merenda anche da queste parti!)
a san biagio il panettone è d’obbligo 🙂 in uno sformatino ancora meglio! ciao ragazze 🙂
che bella idea, ci credo che piace a tutti ! un grande abbraccio
sai che ieri non mi ricordavo cheera S.Biagio ma alla fine ho mangiato lo stesos il panettone?son salva, sana come un pesce per tutto l’ inverno.cocotte super goduriose! domenica a IGM?
Un bellissimo dessert, brava!!!!
Ciao Babs: sformatini forever! Di panettone poi… 😛
Ciao Lucy, domenica è in programma un saltino…tu ci sarai? Un bacio, speriamo di vederci!!!
Grazie Giuliana! Siamo contente perché alcune persone che hanno acquistato il libro ci hanno scritto che questo “pasticcio” è realmente facile, veloce e… furbissimo… 😉
Come mi piacciono queste tradizioni!
E visto che ormai il panettone è fisso anche da noi, ne avanza sempre qualcuno che arriva fino a questi giorni.
Quindi sempre buona un’idea per utilizzarlo in maniera diversa.
Fabio
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Fantastica idea! Anche noi abbiamo provato a sbizzarrirci un po’ con qualche ricetta che rievoca ancora le feste natalizie e i dolci della tradizione http://mordiefood.blogspot.com/2015/02/riutilizzare-il-panettone-avanzato-ecco.html