Strudel di mele al Porto (e una gita in Alto Adige)

L’associazione scatta spontanea: sono in cucina a preparare uno strudel di mele e subito la mente corre in Alto Adige. In questo caso ripensavo a uno splendido weekend trascorso nell’area Rosengarten Latemar, luogo ideale per fare escursioni, gite in mountain bike tra i parchi dello Sciliar-Catinaccio o (meglio ancora…) nelle baite, per assaporare le specialità altoatesine. Qui la natura è impressionante e sembra rimasta intatta, come ai tempi in cui l’Imperatrice Sissi o Agatha Christie (ma anche Winston Churchill…) vi trascorrevano le vacanze. Avevo soggiornato in Val d’Ega, presso il Vitalpina Marica Hotel&Sport, un hotel che consiglio ai più sportivi: organizza infatti escursioni e tante attività all’insegna dell’attività fisica (ma anche uscite romantiche, come andare a vedere l’alba dal Corno Bianco o attorno al Catinaccio).

Varrebbe la pena venire da queste parti anche solo per il Lago di Carezza, di una bellezza mozzafiato, con il Latemar che si staglia imponente alle sue spalle: un paesaggio talmente bello da sembrare irreale (e molti sono colpiti dalla Sindrome di Stendhal di fronte a un simile capolavoro della natura…).
Per passeggiate molto tranquille, da fare anche con i bambini, c’è il Sentiero dei Pianeti a Collepietra: è un originale percorso alla scoperta del sistema solare, da Mercurio a Plutone. Sul sentiero, che attraversa i boschi, le distanze sono riportate con una scala 1:1 miliardo! Qui, l’Osservatorio Astronomico Max Valier e quello Solare Peter Anich permettono uno sguardo nelle profondità dello spazio cosmico (ho avuto la fortuna di vedere Saturno e Giove ma anche il Sole, da vicino: brividi…).

Qualche segnalazione gourmand non può mancare: sul Sentiero dei Pianeti, al terzo chilometro (nei pressi del pianeta Urano…) merita una sosta il Ristorante Lärchenwald. Ha un delizioso giardino e si possono gustare piatti tipici, ben eseguiti, dai canederli al gulash, con qualche piatto di pesce, per arrivare al Kaiserschmarren (la celebre frittata dolce con confettura di mirtilli).

Nei pressi dell’Osservatorio Max Valier c’è la Gasthaus Unteregger, piacevole anche la sera: grandi taglieri di speck e formaggi di malga, le mezzelune ripiene, minestra d’orzo, insalata di crauti, ottimi dolci (come le mele in pastella o lo strudel, ovviamente). A proposito: per i più golosi, imperdibile una sosta tra torte e dolcetti da Christl Café (Collepietra 73, Steinegg). Merita!
Strudel di mele al Porto

per la pasta brisè:
165 g di farina 00
70 g di burro
50 g di acqua
1 tuorlo
5 g di sale

Per il ripieno:
3 grosse mele
50 gr di zucchero integrale bio
50 gr di uvetta sultanina
25 gr di pinoli
2 cucchiai di biscotti secchi tritati
1 limone biologico
cannella in polvere
chiodi di garofano in polvere
1 bicchiere di Porto Rosso
burro

Per la pasta brisè: lavorare tutti gli ingredienti come per una pasta frolla e lasciar riposare almeno 2 ore in frigo. Mettere a bagno l’uvetta per 10 minuti in mezzo bicchiere di Porto. Sbucciare le mele e tagliarle a pezzetti. Mettere sul fuoco una padella antiaderente, far sciogliere una noce di burro. Scolare le uvette le versarle in padella con le mele, aggiungere i pinoli e la scorza del limone a listarelle, lo zucchero, mezzo bicchiere di Porto, una generosa spolverata di cannella e di chiodi di garofano. Mescolare bene e far cuocere una decina di minuti. Stendere la pasta brisè sulla spianatoia tra due fogli di carta forno, tirandola in una sfoglia di meno di mezzo centimetro di spessore. Cospargere con i biscotti secchi tritati e unire al centro della pasta anche il composto di mele, eliminando il liquido. Chiudete la sfoglia fino a ottenere la classica forma “rettangolare” dello strudel. Spennellare con pochissimo burro fuso e infornare in forno già caldo a 190° per circa 40 minuti, finché la pasta risulta bella dorata. Togliere dal forno e cospargere di zucchero a velo.

10 Comments
  1. ma che belle immagini…sembra quasi di rilassarsi anche senza esserci stati. visto che non possiamo almeno una fettina di strudel per consolarci?

  2. adoro lo strudel anche se in effetti ho sempre timore a farlo!…ah ah anche voi il richiamo della margherita!!

  3. adoro, adoro, adoro lo strudel!!!! Sai che ho scritto proprio ieri il post con la ricetta ? Lo pubblichero’ prossimamente…. c’e’ sintonia! 🙂
    Bellissime le foto….
    Un abbraccio e buon fine settimana
    PAola

  4. Che posto incantevole, frequento poco la montagna (quella “vera”) ma quando vedo post come questo mi viene subito la voglia di infilarmi gli scarponcini e partire!
    Lo strudel poi è uno tra i miei dolci preferiti, imparato ad amare da pochissimo.

    Se ti interessa il primo Aprile partirà un contest dedicato alle crostate, le ricette vincitrici si porteranno a casa dei kit di prodotti al farro biologici (dell’azienda Prometeo Urbino) ed inoltre potranno entrare nel nostro e-book con i relativi link a pagine e/o siti.
    Se ti interessa questo è link dove trovare tutte le info.

    http://www.ilgolosomangiarsano.com/articoli/contest-crostate/

  5. andavo spesso in montagna, specie d’estate,quando mio figlio era piccolo, adoravo quel clima rilassato….Mi ha messo voglia di ritornarci almeno per un weekend e naturalmente mangiare quelle specialità, slurp ! Buon weekend, un bacione

  6. non sono mai stata in quei posti meravigliosi, certo che le tue foto invogliano proprio, e lo strudel con l’aggiunta del Porto, che io adoro, mi piace da matti! Un abbraccio SILVIA

  7. Che posti splendidi, quando ero piccola ci andavo spesso con il mio papà a fare delle escursioni, paesaggi e profumi d’altri tempi…. Come non associare lo strudel al Alto Adige? Te ne rubo una fettina e ricordo… Un bacio

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