Alacati e “quel” dolce…budino di sakiz


Vi avevamo promesso un ricco reportage delle nostre vacanze in Turchia ma…aiuto! Troppi ricordi, troppe foto, troppi appunti! Sarebbe un libro, più che un post. Cerchiamo di rimediare raccontandovi i nostri ricordi di viaggio…così come vengono. Qualcosa di Izmir ve lo abbiamo raccontato (qui), qualcosa di Konia anche (qui). Oggi è arrivato il momento di parlarvi di un posto dove siamo state divinamente, e che per noi è legato a un dolce molto particolare (siamo food blogger, no?). Si tratta di Alaçati, delizioso borgo situato a 10 km da Çesme, costa Egea centrale. 



Chic, con case in pietra e vicoli pieni di boutique hotel, negozi raffinati come quelli parigini del Marais, gallerie d’arte, localini e ristoranti, Alaçati fino al 1912 apparteneva alla Grecia (e si vede!) ed è una località che mette d’accordo tutti, intellettuali della Istanbul “bene” e surfisti superfisicati. Appassionati d’arte e amanti del food. 




Noi ci siamo innamorate delle colazioni alla turca (diverse ogni giorno) che ci preparavano all’Imerek tas ev otel, un hotel semplice ma di buon gusto, gestito da una famiglia adorabile: tegamini di uova strapazzate con pomodoro e verdure (menemen), uova sode ripiene e impanate, torta di pane al formaggio, e poi borek (sigari di pasta phyllo ripieni di formaggio), sfoglie di ogni genere, dolci al miele. E, di base, sempre un piatto di pomodori, olive, formaggi.




Ad Alaçati due ristoranti ci hanno convinti a pieno: uno è il Kabak Cicegi (a conduzione familiare, per ordinare si entra in cucina e si scelgono i piatti“a vista” dal tavolone centrale: spettacolo!).

L’altro è il Kuytu Restoran (qui non si ordina: è una full immersion nella cucina turca rivisitata, con vette di eccellenza. Ci ricordiamo ancora dei fiori di zucchina fritti…da urlo).


Vi segnaliamo anche la pasticceria Rumeli Pastanesi di Cesme dove abbiamo assaggiato il tipico gelato turco realizzato con il mastice. Niente a che vedere con i nostri, è più solido e gommoso comunque particolare. Ma il nostro premio speciale va al ristorante Dalyan, situato a Dalyan un villaggio di pescatori vicino a Cesme dove si susseguono mille ristorantini di pesce lungo il porticciolo. Ci siamo stati tre volte e ogni cena è stata una rivelazione. 



Deliziose “fish cake” al limone, involtini di orata dal ripieno delicatissimo, meze superlative e un fritto di calamari servito con lo yogurt e il tutto annaffiato dalla birra turca Efes. Poi il dolce (quel dolce…), una crema bianca dal sapore sorprendentemente “balsamico” per via della resiza (sakiz) con cui è preparata. Ci credete che ci è scesa una lacrima? Per rivivere quei giorni abbiamo cercato in internet la ricetta del sakizli muhallebi e tra le mille versioni trovate alla fine ne abbiamo costruita una nostra che è riuscita molto bene: eccola!

Budino al sakiz

Ingredienti x 2 porzioni:
1/4 di l di latte intero
1 cucchiaio di  sakiz (quello cremoso)
1 cucchiaio  di zucchero di canna
2 cucchiai di farina bianca
1 cucchiaio di amido di mais
1 pezzo di burro
pistacchi e cannella per guarnire
In una pentola far sciogliere il burro a fuoco medio, aggiungere la farina (come per fare la besciamella)e sbattere il composto grumoso finché non diventerà liscio. Aggiungere il latte un po’ alla volta sciogliendo bene i grumi. Aggiungere un cucchiaio di zucchero, un cucchiaio di sakiz (o gomma mastice) e infine l’amido di mais. Mescolare bene finché la miscela comincia ad avere spessore. Togliere dal fuoco, mantecare per circa 10 minuti. Dividere in porzioni individuali, mettete in frigorifero e servire freddo decorato  con pistacchi tritati grossolanamente o cannella.

16 Comments
  1. Mamma mia che foto stupende!!! Davvero un bellissimo post e questo budino completa l’ opera in dolcezza…buonissimo!! Un bacione!!!

  2. Sarà stato senza dubbio un viaggio indimenticabile… e che dire del cibo? Quella foto del gelato in primo piano mi fa una gola pazzesca! Per non parlare del budino! Brave ragazze! Sul mio blog ho postato una vostra ricetta, quella delo spezzatino alla paprika! Semplicemente OTTIMO!!! Grazie bellissime e buona serata!

  3. le foto sono bellissime di un paese che sapete amo.per quanto riguarda la ricetta sapete che mi ha decisamente conquistato!

  4. @valentina: guarda non so dirti se in Italia si trova…cmq il sakiz o gum mustic è un addensante dall’aroma particolare (ricorda la caramella “valda”…te la ricordi?). è una sorta di resina estratta dalla pianta di Lentisco e si usa in alcune regioni della Turchia come addensante e aromatizzante per preparare appunto gelati o creme. Provo a fare delle ricerce via Internet e nel caso ti dico 🙂

  5. Ciao!!

    Che bel blog, complimenti!

    Potrei sapere che fotocamera usi per le tue bellissime foto?

    Grazie,ciao
    Simona88

  6. Un post davvero bello e molto interessante.Mi avete fatto venire voglia di partire per la Turchia.Questo budino me lo segno,cosi’ porto un po’ di Turchia anche da me.
    Un abbraccio e buona serata.

  7. ok credo di essermi persa a rileggere una decina di volte la parte della colazione…non vi dico poi cosa è successo quando sono arrivata al fritto con lo yogurt!!! Posso solo dire che mi avete fatto venire una gran voglia di partire!!!!!
    Sempre fantastiche ^_^
    baci

  8. Ancora una volta avete colpito il bersaglio tesorucce….un incanto di reportage con foto e note deliziose e una voglia incredibile di partire e farsi avvolgere da questo mondo lontano fatto di profumi di ricordi di piatti eccellenti e… e tanto altro ancora come la delizia del vostro budino, che trovo favoloso!! Baci, Imma

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