Pan di mort

In tutta Italia nel periodo della festa di Ognissanti e della commemorazione dei defunti è usanza mangiare dei dolci tradizionali. Ogni regione ha la propria specialità e molte si assomigliano per forma o ingredienti utilizzati. A Milano i dolci più conosciuti per queste festività sono il Pan di mort e Oss de mord. Nelle famiglie milanesi si usava preparare questi biscotti che venivano mangiati il 2 Novembre per ricordare i defunti. I pan di mort sono dei grossi biscotti al cacao con frutta secca e uva sultanina. Sono ancora molto presenti nella tradizione meneghina. Si trovano facilmente, soprattutto dal prestinè (panettiere) ma prepararli in casa è davvero semplice. Si possono fare tante varianti per esempio nella scelta della frutta secca, oppure al posto dell’uvetta utilizzare dei frutti rossi disidratati (come ho fatto io). Infine dategli la forma che più vi piace, qualcuno li fa più tondi altri sostengono che devono essere ovali. Il risultato non cambia, saranno sempre ottimi! I pan di mort si conservano per più giorni, anzi mangiati il giorno dopo sono ancora più buoni!
#amilanosimangiabene

Pan di mort
Ingredienti (per 9 pezzi circa):
60 gr di frutti rossi disidratati o uvetta
60 gr di mandorle o nocciole
200 gr di biscotti secchi
125 gr di farina
60 gr di fichi secchi
150 gr di zucchero
cannella
6 gr di lievito per dolci
30 gr di cacao amaro
2 albumi
70 ml di vino bianco fermo
zucchero a velo
Tritate le mandorle e i biscotti e metteteli in una ciotola, aggiungete la farina, lo zucchero, l’uvetta (che avrete ammollato in acqua tiepida per almeno 10 min), i fichi tagliati a pezzetti, un pizzico di cannella, il cacao, il lievito e in fine il vino. Iniziate a mescolare e aggiungete i due albumi. Continuate con le mani fino a che non riuscite a formare un panetto che metterete sulla spianatoia infarinata. Ricavate dei paninetti (io li ho pesati per avere più o meno lo stesso peso) e con le mani dategli una forma piuttosto piatta (alta un dito) e allungata. Rivestite una teglia con carta forno, adagiate i pani e mettete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.

p.s. Dopo mesi di lavoro e di gustosi tour cittadini, finalmente da OGGI è in libreria “A MILANO SI MANGIA BENE“, la nostra guida golosa dedicata a Milano, ma anche un viaggio curioso nella tradizione gastronomica meneghina (in 44 ricette!). La quarta di copertina recita cosi: “Milano offre una tale varietà per gli amanti del buon cibo che è necessario sapersi orientare per scoprire i posti più autentici, in cui tradizioni e modernità convivono. Questa guida –corredata… di numerose fotografie e suddivisa in momenti di degustazione, dalla colazione al pranzo, dalla merenda all’aperitivo, dalla cena al dopospettacolo fino al pranzo della domenica – propone circa 700 indirizzi per soddisfare studenti, lavoratori, coppie, famiglie, fashion victim, vegetariani, vegani, turisti, oltre agli appassionati di street food o ristoranti stellati. Le migliori pasticcerie storiche in cui gustare una brioche farcita al momento, ma anche le torrefazioni dove prendere un caffè al banco, gli indirizzi giusti per un pranzo di lavoro o per un panino al volo, quelli per uno spuntino in un concept store, per l’happy hour in enoteca o nei locali più trendy, e ancora, quelli dove provare le pizze o gli hamburger migliori. Le indicazioni sulle botteghe e le cascine in cui comprare prodotti tipici, biologici e a chilometro zero. Le mete gourmand per una gita fuori porta, alla scoperta di buoni sapori nell’hinterland milanese e nelle province di Varese, Pavia, Lodi, Monza e Brianza. Una selezione di ricette tradizionali milanesi, riproposte in chiave moderna e più leggera, dal pan de mej ai mondeghili, passando dalle rivisitazioni dei top chef come la Cassoeula delicata di Claudio Sadler e il Risotto giallo all’antica di Cesare Battisti.” Pronti a sedervi a tavola insieme a noi?

#amilanosimangiabene

6 Comments
  1. Quanto mi piacciono i dolci della tradizioni 🙂 Da noi a Rimini si fa “la piada dei morti” una sorta di focaccia a lievitazione naturale preparata col mosto e con tanta frutta secca e uvetta… E’ buonissima! Farei volentieri uno scambio per assaggiare anche questo vostro dolce; molto invitante. Mi sono iscritta volentieri ai lettori fissi, procedo il tour nel vostro blog. Se vi va passate a trovarmi.
    Ciao, buone feste
    Federica 🙂

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