A proposito di acqua (e… muffin al parmigiano!)

Cronaca di un pomeriggio davvero speciale. Non capita tutti i giorni, infatti, di poter partecipare a una degustazione di…acque minerali. Sì, avete capito bene: acque minerali. Insieme ad altre e (e altri) blogger siamo state invitate nella sede milanese di Sanpellegrino a un particolare “Training day” condotto dal noto sommelier Giuseppe Vaccarini, che ci ha illustrato le tecniche di degustazione delle acque minerali, con l’obiettivo di riuscire ad affinare la scelta verso l’acqua che meglio si adatta al proprio palato, a un piatto, a un’occasione speciale. Ecco quindi che ci siamo ritrovate catapultate in un mondo misterioso e sotterraneo fatto di minerali e di fonti, arenarie e oligoelementi, falde profonde e terreni porosi. Un viaggio affascinante attraverso il ciclo dell’acqua minerale, magistralmente condotto da Piero Viola, manager Sanpellegrino super esperto di sorgenti&dintorni. Un viaggio che inizia con l’infiltrazione dell’acqua nel sottosuolo sotto forma di pioggia o neve disciolta, forma la falda acquifera (con conformazione differente a seconda dei territori) e viene imbottigliata (pura) in prossimità della sorgente. Ogni acqua minerale è diversa dalle altre grazie agli elementi che acquisisce lungo il suo percorso sotterraneo verso la fonte, ovvero i sali minerali e gli oligoelementi (strettamente correlati alle caratteristiche delle rocce e dei terreni percorsi). Già, ma come si degusta l’acqua? Innanzitutto meglio al mattino, evitando di farlo subito dopo aver bevuto thé, caffè, fumato o masticato una gomma. L’acqua  naturale si gusta a 11-13°, quella frizzante a 8-10°. Per una sua corretta analisi sensoriale bisogna avere un bicchiere pulito per ogni campione e alcune tabelle per la degustazione. Si riempie il bicchiere per 1/3, si beve un sorso abbondante e si esprime subito un giudizio sulla sua freschezza. Si riempie ancora di 1/3, si osserva l’acqua dall’alto per valutare il colore o la presenza di particelle. Si porta al naso e si respira profondamente a intervalli regolari, a occhi chiusi. Poi un’altra sorsata, si lascia riposare l’acqua sulla lingua, distribuendola poi attraverso la bocca e la parte posteriore della lingua e si deglutisce: questo permette di valutare acidità, sapidità, struttura, leggerezza e gusto. Per determinare invece equilibrio e persistenza si deve far entrare in bocca un po’ d’aria e respirare attraverso il naso, si porta l’acqua verso la parte posteriore della lingua e si deglutisce. Facile come bere un bicchier d’acqua? Beh…non proprio. È un meccanismo che solo gli idrosommelier riescono a portare a termine in modo professionale e convincente. Noi comuni mortali possiamo solo riconoscere delle macro-diversità tra un’acqua e l’altra. Sul sito www.perchebuona.it del Gruppo Sanpellegrino si trovano comunque tutti i segreti per una corretta degustazione. Le principali sensazioni organolettiche delle acque minerali sono date dalla presenza del calcio (sapore “molle”), magnesio (amaro), sodio (lisciva), cloro (salino) e ferro (metallico). Il vocabolario dell’acqua minerale prevede termini come floreale (aroma legato a un fiore), lungo (gusto che permane in bocca alcuni secondi dopo aver deglutito l’acqua), morbido (gusto delicato), sapido (gusto riconducibile a differenti sali minerali). Un’acqua sapida esalta il sapore dei cibi soprattutto se aggiunta di anidride carbonica: la sapidità neutralizza la sensazione di grasso e oleosità lasciata da alcuni cibi. Ragion per cui con il pesce è utile pensare a un abbinamento con un’acqua minerale naturale mentre per crostacei o crudi e per carni in umido o con salse, meglio la frizzante. Una cosetta in più da sapere, che può tornar utile per i cenoni delle feste! Come questi semplici muffin al parmigiano, perfetti per l’aperitivo… Tanti auguri di buon anno a tutti!
Muffin al parmigiano
Ingredienti:
150 g di farina
125 ml di latte di soia
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 uovo grosso
50 g di parmigiano grattugiato
2 cucchiaini di lievito per torte salate
noce moscata
sale, pepe
Accendere il forno a 180°. Con lo sbattitore elettrico montare l’uovo con l’olio, aggiungere il latte (poco alla volta), il parmigiano grattugiato, la farina e il lievito. Completare con sale, pepe e una spolverata di noce moscata. Mettere il composto negli stampini individuali (io ho usato i miei fedeli stampini in silicone per i muffin), riempiendoli per ¾, non di più. Infornare e cuocere per una ventina di minuti: devono colorarsi in superficie.

14 Comments
  1. Interessantissimo questo post!
    Io sono astemia e devo dire che ho accolto con gioia in diversi ristoranti che frequento la carta delle acque minerali ed i consigli per abbinarle ai cibi.
    Complimenti per i muffins ed anche la graziosa cocottina in cui servirli.

    Buon anno, ragazze!!!

  2. penso che sia stato veramente molto interessante anche se molti l-avrebbero bistrattato!…questi muffin sono poi perfetti!bacioni e tantissimi auguri!!!

  3. Un’esperienza insolita ed estremamente interessante! Io purtroppo bevo poco e solo quando ho proprio sete… Chissà se esiste un’acqua per me, che si faccia bere volentieri! In attesa di scoprirlo ti rubo un muffin al formaggio, che si farà mangiare volentieri di sicuro! 😀 Felice 2012, carissima!!!

  4. Ma dai???? Non avrei mai pensato ad una degustazione di acqua! Interessante il post, grazie davvero.
    Ragazze, un abbraccio enorme e tantissimi auguri per un meraviglioso anno nuovo!
    A presto
    Paola

  5. hihihi è si mi è nuova anche la degustazione dell’aacqua bellissima esperienza veramente!
    tanti auguri di buon anno! in una delle mie cene prporro i tuoi muffins 😉 mi ipisrano molto
    un bacio
    vale

  6. Da astemia totale e assetata cronica questo sarebbe il tipo di degustazione su misura per me! Mai sentita prima dell’acqua ma sicuramente interessante. Sfiziosissimi i tuoi muffins e quel pirottino in ceramica è favoloso. Ci ho lasciato gli occhi insieme al contenuto. Un bacione e un mare di auguri per un meraviglioso 2012

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