Con la regia (e la lungimiranza) dell’affascinante proprietaria-sommelier Maida Mercuri, Al Pont de Ferr si è distinto negli ultimi anni come uno dei ristoranti più originali e creativi del Naviglio. La sua cucina, dopo Matias Perdomo e Vittorio Fusari, è oggi nelle mani dello chef Ivan Milani, arrivato di recente da Torino, che ha portato sui Navigli un po’ di tradizione piemontese (il suo Vitello tonnato alla maniera antica è da urlo, foto qui sotto) e alcuni “giochi” di innovazione che creano nell’insieme un’esperienza culinaria divertente e convincente.
Milani ha preso possesso del timone della cucina del Pont de Ferr da poco tempo ma la sensazione che abbiamo avuto degustando alcune portate “pescate” dal menu chiamato La Tradizione e da quello soprannominato Il Gioco, è quella di una proposta caratterizzata da grinta e “golosità”, abilmente mixate. Il menu Follia (straconsigliato) recita così: “La nostra follia … è di prendervi per mano per accompagnarvi in un viaggio nel cuore della nostra cucina tra i piatti di ieri e di domani”.
Nel “nuovo” Al Pont de Ferr non mancano piatti importanti e complessi come per esempio il Mare Bianco (Crudo e cotto di pesce, spuma di mozzarella di bufala, cialda di gamberi: un piatto che evoca fortemente il sapore del mare, con una ricca salinità stemperata dalla bufala, foto qui sopra).
Dal menu alla Carta ci siamo concesse una vera delizia, “Il tempo delle uova d’oro” (foto di apertura) ovvero un uovo poché con caviale di tartufo nero, burro, pistacchi e foglia d’oro: è un piatto da gustare a occhi chiusi, in silenzio, per farsi cullare dalla sua voluttuosità. Ci si innamora. Poi non dite che non vi abbiamo avvisati…
Purtroppo non avevamo più spazio per assaggiare i dolci, che sono parecchio interessanti: per esempio, l’intrigante mix Cotogna, castagne, topinambur, caffè. Ci tocca tornare… Sul nostro libro “A Milano si mangia bene”, uscito a fine 2014 quando la cucina era nelle mani di Perdomo, scrivevamo che “entrare in sintonia con questo locale significa (anche) entrare in contatto con la dimensione più giocosa di una città che non vuole solo apparire e dove la cucina si fa portavoce di culture, esperienze, sogni”. Ecco: lo sottoscriviamo anche oggi, aggiungendo che uno degli ingredienti segreti del Ponte è la competenza, il carisma e la bravura di Maida (strepitosa padrona di casa e sommelier…) nell’aver saputo creare un luogo (prima ancora che ristorante) con l’anima. L’anima vera. Un luogo di tradizione che parla il linguaggio del futuro. Cin, cin!
#amilanosimangiabene
Al Pont de Ferr
Ripa di Porta Ticinese 55
Milano
Tel. 02 89406277