Non è facile trovare il foie gras quantomeno nei supermercati… D’altronde è uno dei prodotti più famosi della cucina francese, non so che consumo ne facciamo noi italiani. Ad ogni modo ho fatto una ricerca senza tregua perché ero decisa a fare questa ricetta a qualunque costo. L’idea è nata da un innamoramento di un piatto mangiato al Pont de ferr di Milano opera dello chef stellato Matias Perdomo: una pasta e fagioli che ho sognato anche di notte. La sua è una versione particolare del classico piatto che lui rivisita con l’aggiunta di foie gras e guanciale. Siccome era impossibile rifare la sua versione (il confronto sarebbe stato inesorabile) ho utilizzato la sua idea per una zuppa di ceci. Sono molto soddisfatta del risultato ma ho grandissimi sensi di colpa…Non so se avete sentito in questi giorni uno spot radiofonico che invita a non mangiare foie gras per il maltrattamento che subiscono anatre ed oche per queste produzioni. Io adoro il foie gras, certo ne possiamo fare a meno ma quando c’è io lo apprezzo. Non vi nascondo però che questo spot radiofonico mi ha fatto tentennare e riflettere, voi che ne pensate?
Ingredienti per 4/5 porzioni
Una confezione di ceci (la mia era x 5 porzioni)
sale
pepe
brodo
rosmarino
cipolla
carote
rosmarino
foie gras 50/60 gr
creme fraiche (o latte o panna)
gamberi (2/3 x piatto)
Mettete a mollo i ceci in acqua fredda per 12 ore circa (seguite le istruzioni della confezione se ci sono). Risciacquate sempre con acqua fredda e metteteli in una pentola con abbondante acqua fredda leggermente salata, fate andare per almeno un’ora e mezza. Quando sono pronti frullatene la maggior parte e tenetene qualcuno intero. Tagliate a dadini cipolla e carote (soffritto) e fatele rosolare con un po’ di olio in una pentola capiente, aggiungete i ceci frullati e non , il rosmarino e se si asciuga troppo allungate con il brodo, e aggiustate di sapore. Quando i ceci si sono insaporiti spegnete il fuoco. Nel frattempo fate sciogliere a bagnomaria il foie gras allungato con la creme fraiche (dovete ottenere una salsina). Decorate la zuppa di ceci con la salsina al fois gras e decorate con dei gamberi che avrete saltato in padella con un po’ di sale e pepe.
una ricetta molto chic, complimenti!
Ho sentito quello spot e temo proprio sia tutto vero, anche io amo i il foie gras e diciamo che per ora faccio finta di non vederlo nei negozi dove so ce lo tengono. Amo alla follia gli animali e spesso mi interrogo su boicottaggi vari, dieta vegetariana…. per ora non ho trovato un reale senso di utilità (ripeto vale solo per me rispetto in pieno chi segue regole diverse dalle mie!) per queste cose e continuo a mangiare carne, pesce, magari cercando di evitare casi particolari come il foie gras. Però davvero faccio fatica, soprattutto vedendo un piatto come il tuo. Grazie per aver aperto questa riflessione, tornerò a leggere gli altri commenti perché, come vedi, anch’io non ho una risposta certa. Buona serata, Babi
una zuppa di ceci “elegante” con il foie gras (che non ho mai mangiato, tra l’altro) un abbraccio SILVIA
Come te anche io amo il fois gras ma non lo compro più da tempo, sapendo cosa subiscono i poveri animali…allo stesso tempo se ce l’ho davanti non dico no, so che sono una contraddizione 🙁
E il tuo abbinamento mi piace tanto, ma tanto…
io ho visto anche il video di come vengono rimpinzate le anatre!!! una donna teneva ferma la testa dell’anatra e un altra le infilava forza un tubo in gola che spingeva il cibo nello stomaco, erano in gabbiette dove nemmeno si giravano e la trasmissione diceva che fino a poco tempo prima le chiodavano le zampe al pavimento cosi’ erano completamente ferme!!!
..certo la nostra coscienza sta crescendo, a livello del nostro mondo (non mi riferisco a quei mondi che coesistono con noi, dove si fa ancora fatica a sopravvivere alla fame) arriveremo certamente a fermare certi inutili scempi sugli animali.. salvo poi che quelli che ci seguono, quelli che ora stanno più indietro, ancora a combattere contro le dittature, arriveranno a ruota alle stesse assurdità che noi avremo superato.. una girandola infinita.
Però la tua zuppa è magica. Forse una sostituzione con altro genere di paté? Siete tanto brave che magari “si-può-fareee!”
che splendido accostamento…lo segno! complimenti!
Penso che comunque non siamo noi italiani a mandare avanti il mercato del fois gras per quanto ne consumuamo.e io personalmente adoro anche laricetta del fois gras (che poi non e’proprio cosi) di Gualtiero Marchesi.Questa zuppa e’comunque spettacolare e hai fatto bene a proporla!
Una zuppa davvero molto particolare questa tesoro e il fois gras nn l’ho mai provato ma mi fido ciecamente e sono sicura che deve essere deliziosissima!!baci,Imma
Purtroppo la storia dei maltrattamenti alle oche che devono produrre il fois gras e’ nota gia’ da tempo, io in effetti non l’ho mai comprato, anche se mi e’ capitato di assaggiarlo e lo trovo magnifico! Magnifica anche questa zuppa…. ma davvero bella!
Un abbraccio grande!
Paola
A parte il fatto che son vegetariana, quindi sono troppo di parte, ma una volta ho visto un documentario su come ingozzano le povere oche per il fois gras e ho pensato che è una delle torture peggiori che abbia mai visto. Certa carne mi piace un sacco, tipo le polpette fritte, ma ho deciso che non posso predicare bene e razzolare male e quindi mi spiace, ma non posso condividere questa ricetta. Mi prenoto per la prossima però! ; )
Anche a me piace, putroppo, il fois gras…ma mettendomi una mano sulla coscienza è giusto che si lotti contro il mal trattamento deglia animali! Per il resto ti dico che mi piace motlo questo tuo piatto!
Una sciccheria..non avevo mai sentito parlare di foie gras…dovremmo diventare vegetariani allora, non so come viene fatto ma se pensiamo che mangiamo carne e a come vengono uccisi allora ci sarebbe da disquisire infinitamente…che ti devo dire, al momento nella mia dieta la carne non manca anche se prediligo il pollame.
fantastica e molto delica
Un’accostamento da grande Chef,molto molto intrigante.La presentazione molto bella ,come sempre bravissima.
Un bacione e buona serata.
Sono stata in Perigord quest’estate. Ho visitato gli allevamenti di oche e se ti dicessi che le oche sono felici di come vengono nutrite l’ultimo mese di vita direi una bugia. Dall’altra parte però ho visto l’attenzione, la cura e la dedizione dei piccoli allevatori che cercano di limitare al minimo la sofferenza dell’animale E non è vero che le oche vengono allevato solo per il fegato, tutto la carne e il grasso dell’animale vengono usati, anche le piume. Non compro il foie gras da un po’ ma ho intenzione di comprarlo nuovamente e di continuare a mangiarlo… mi piace molto!
Eh sì…La questione del maltrattamento alle oche è tristemente nota e inqueitante…anch’io spesso mi sono interrogata sul da farsi. A me il foie gras piace (e molto) ma devo dire che ho provato a cimentarmi con il “classico” paté di fegatini di pollo e mi è piaciuto molto. Certo non è paragonabile il sapore ma come suggerisce giustamente Cinzia, si potrebbe provare a usare il paté per questa ricetta. Io ho assaggiato quella originale di Matias Perdomo ed è letteralmente da sballo (lui aggiunge anche una manciata di pasta) ma anche questa versione di Sonia è superinvitante!
@lucy: son cusiosa di leggere la ricetta di Marchesi!
Un caro saluto a tutte e buon we
simo
Questo piatto è molto particolare, io personalmente non ho mai preso il fois gras anche perchè qui non riesco a trovarlo però non posso negare che mi piace e quando me lo offorno non dico mai di no.
Accostamento decisamente accattivante e originale, anche se ammetto che non compro mai fois gras… ma perchè non riesco a trovarlo! Sul trattamento riservvato agli animali non ne avevo la più pallida idea….
stupendo questo mix di chic e tradizione!