3 consigli su come scegliere un cioccolato “buono”

In occasione della Giornata Mondiale del Cioccolato, insieme a Ritter Sport vi suggeriamo 3 semplici consigli su come scegliere un cioccolato buono per qualità, per le persone e per l’ambiente.

Cioccolato. Cibo degli dei è solo uno dei modi per definire uno degli alimenti più amati in tutto il mondo. Tante le varietà disponibili e i brand sul mercato. Come scegliere, dunque, un cioccolato buono per qualità, per le persone e per l’ambiente?

In occasione della Giornata Mondiale del Cioccolato (07 luglio), Ritter Sport – noto brand degli inconfondibili e coloratissimi quadrati di cioccolato presente in oltre 100 Paesi nel mondo – ha scelto di condividere con noi 3 semplici suggerimenti per orientarsi più facilmente nel mercato e conoscere come si ottiene un cioccolato buono… per il palato ma non solo.

La ricerca di qualità e sostenibilità, in tutte le sue sfaccettature, fa parte del DNA aziendale: da sempre Ritter Sport è consapevole che “cioccolato” e “responsabilità” debbano coesistere. 

Come scegliere un cioccolato buono

E spinta dalla volontà di agire in armonia con l’uomo e la natura, si impegna costantemente per fare la cosa giusta operando per la tutela delle risorse naturali, promuovendo condizioni di sostenibilità sociale e ambientale e approvvigionando le materie prime in modo responsabile.

1 Come si ottiene un cioccolato davvero buono?

Semplice! Selezionando e usando i migliori ingredienti disponibili, partendo dal cacao (elemento primario) fino ad arrivare ad ogni componente della tavoletta che deve essere naturale, ovvero senza materie prime geneticamente modificate o aromi artificiali.

Ritter Sport, ad esempio, seleziona con molta cura e attenzione tutte le materie prime che compongono le barrette di cioccolato e che devono essere di altissima qualità. Ritter Sport, infatti, abbraccia la filosofia della purezza degli ingredienti e dell’essenzialità delle ricette,senza mettere da parte quell’estro creativo che ha portato il marchio a sperimentare inediti e golosi accostamenti di sapori e consistenze. Ne è un esempio una delle citazioni celebri del suo fondatore Alfred Ritter nel 1912: “Il segreto del cioccolato inizia dalla ricetta. Chiunque sappia cucinare può confermarlo: non si otterranno i migliori risultati fino a quando non si useranno i migliori ingredienti”.

2 Cosa si intende per cioccolato sostenibile?

Quando si parla di cioccolato sostenibile si prendono in considerazione diversi fattori:
• la materia prima con cui è realizzato, che deve essere di massima qualità;
• il tipo di coltura con cui viene coltivato, che deve essere il più possibile sostenibile;
• le condizioni dei lavoratori che si adoperano per raccoglierlo e produrlo, che devono essere socialmente accettabili.

Per seguire queste linee guida, dal 2018 Ritter Sport approvvigiona esclusivamente cacao 100% certificato sostenibile per l’intera gamma di prodotti (certificazioni UTZ / Rainforest Alliance e Fairtrade). Per l’azienda tedesca l’approvvigionamento delle materie prime, ossia il primo fondamentale passo nel processo di produzione, non può che essere responsabile, sostenibile e trasparente: ciò significa sapere esattamente come, dove e da chi viene coltivato il cacao approvvigionato. È per questo che Ritter Sport sta stabilendo partnershipcon agricoltori e organizzazioni di produzione nelle principali regioni in crescita dell’Africa occidentale, del Centro e Sud America, promuovendo un’agricoltura sostenibile di cacao attraverso programmi specifici locali. Il cacao di cui l’azienda si approvvigiona proviene, per oltre il 64%, da partnership stipulate con piccoli produttori locali in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Perù e Nicaragua, percentuale che mira a diventare il 100%entro il 2025. Ma la coltivazione del cacao è anche diretta: Ritter Sport nel 2012 ha dato il via a El Cacao, la piantagione di cacao nel Nicaragua orientale di sua proprietà che, entro sei anni, coprirà circa il 25% della massa di cacao totale necessaria per Ritter Sport.

3 Perché scegliere un cioccolato sostenibile

Un cioccolato sostenibile è buono sia per le persone che per l’ambiente. Quando si sceglie una tavoletta di cioccolato, lo si deve fare in modo consapevole, informandosi prima di tutto sulla sua produzione e chiedendo maggiore trasparenza ai brand. I principali elementi che possono aiutare nella selezione sono: la provenienza del cacao, con certificazioni (es. FairTrade) che attestino un equo compenso degli agricoltori indipendentemente dalle oscillazioni dei prezzi di mercato, un giusto trattamento dei lavoratori e il rispetto dell’ambiente.

In quest’ottica, la famiglia Ritter investe da decenni in iniziative e misure volte a migliorare la sostenibilità delle proprie attività sia in Germania sia presso i Paesi di approvvigionamento, attraverso il sostegno a programmi di cooperazione internazionale, accordi di partnership con cooperative di piccoli produttori locali aderenti e certificate da Rainforest Alliance e FairTrade e l’adesione volontaria a standard di gestione ambientale sostenibile particolarmente rigorosi come lo ZNU.

Diversi sono i progetti nati con questo obiettivo, tra i principali:

Cacao-Nica che da oltre 30 anni prevede il sostegno degli agricoltori del Nicaragua che praticano 
un’agricoltura sostenibile;

El Cacao, attraverso cui si stanno definendo nuovi standard sociali ed ecologici nella coltivazione di 
cacao grazie a un programma di agricoltura sostenibile inserito in un ampio sistema agroforestale che si impegna nella protezione della biodiversità del verde portando ampi benefici sociali per i circa 400 dipendenti coinvolti, che godono di un salario superiore alla media locale, servizi di assistenza e prevenzione sanitaria e accesso a corsi di qualificazione e specializzazione professionale. 
Ma non finisce qui, la protezione della biodiversità si affianca alla tutela dell’ambiente, che per Ritter Sport significa impegnarsi costantemente a favore degli efficientamenti energeticie nella riduzione e compensazione della CO2 emessa. Nel 2019 Ritter Sport ha già raggiunto la neutralità climatica a livello produttivo e l’anno seguente ha effettuato uno step ulteriore raggiungendola a livello aziendale. Il prossimo ambizioso obiettivo è raggiungere la neutralità climatica a livello di intera filiera entro il 2025. 
Attenzione all’ambiente, infine, significa anche produrre packaging riciclabili e sempre più sostenibili. Insomma, per ottenere del cioccolato davvero buono non basta il saper fare ma occorre anche fare le cose per bene, rispettando le persone e la natura.

E tu, conosci la storia del cioccolato che stai per mangiare? Ti sono piaciuti questi consigli su come scegliere un cioccolato buono? 
Se sei alla ricerca di ricette al cioccolato, ti proponiamo questa Torta morbida cioccolato e caffè, ottima anche fredda!

 

Foto apertura by Tetiana Bykovets on Unsplash

 

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