Confessiamo: era da parecchio tempo che volevamo provare questo ristorante messicano ma, per un motivo o per l’altro, non ci eravamo mai riuscite. Poi finalmente, eccoci qua: finalmente Bésame Mucho! Il locale si trova nel cuore del nuovo scintillante quartiere di Milano Porta Nuova e si presenta come un “tempio dell’alta Cocina mexicana”, una tradizione gastronomica molto variegata e tutta da scoprire che affonda le sue radici nella storia e che nel 2010 è stata proclamata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.
Dimenticatevi burritos, nachos e la cucina tex-mex, diversa per le molte salse usate, gli ingredienti e l’elaborazione dei piatti. Qui ci accoglie invece la “vera” cucina messicana, una cucina raffinata e leggera, che racchiude il meglio delle proposte gastronomiche dei 32 Estados della Repùblica Mexicana, riviste in chiave europea (e rese meno piccanti…).
Al Besame Mucho si può scoprire la vera cucina del Messico: sul menù una cartina segnala la provenienza territoriale di ogni specialità in carta vale a dire piatti della tradizione che sanno però incontrare il presente e guardare il futuro per adeguarsi ai gusti contemporanei…
Lo chef e lo staff del Bésame Mucho sono molto attenti a “fare cultura”, a dare le giuste informazioni sulla tradizione gastronomica messicana. Lo chef Chris Gaona ci ha proposto un viaggio attraverso sapori e profumi della cucina del suo Paese raccontandoci qualche aneddoto curioso. Per esempio, sapevate che il “mole”, una ricca salsa che caratterizza i piatti della cucina messicana, che si realizza in infinite varianti e che le famiglie preparano in occasione delle Feste e dei pranzi importanti utilizzando spezie, peperoncino, semi e frutta secca, si prepara pestando il tutto, a lungo, con due pietre?
La nostra cena al Bésame Mucho è iniziata con una strepitosa Margarita accompagnata da un buonissimo Guacamole, da una Crema di fagioli neri con formaggio di capra e una salsa del giorno (che viene preparata con una base fissa di pomodoro e chili arrostito, a cui vengono aggiunti ogni giorno ingredienti diversi) per gustare i Totopos (vale a dire tortilla di farina di mais tagliata a spicchi e fritta: a proposito la cucina messicana utilizza solo la farina di mais e quindi è adatta anche per le persone intolleranti al glutine…).
A seguire la Tostada (sempre con base di tortilla di mais fritta perciò super croccante, da mangiare rigorosamente con le mani, come ben spiegato anche nel menu…) con gamberi a la diabla marinati al peperoncino, abbinata a un cocktail con mango, tequila e liquore al peperoncino…
Le tortillas sono l’unica preparazione che non viene prodotta nel ristorante: le acquistano da un ottimo fornitore messicano, basato però in Umbria, la famiglia Becker, che rifornisce persino Massimo Bottura.
Da ordinare “senza se e senza ma” le Acciughe fritte “charales de Pàtzcuaro” servite con una deliziosa maionese al peperoncino e lime. Originale e fresca la Ceviche di capesante e cannolicchi, molto buono il Filetto di manzo con mole negro, il re dei mole di Oaxaca, a base di cenere, con note di cacao tostato…Equilibrio incredibile.
Ma il Branzino in mole verde con hoja santa, uno dei 7 mole di Oaxaca, completato con avocado “affumicato” con il cannello, è semplicemente uno dei piatti di pesce più buoni assaggiati nell’ultimo periodo: gustoso, piccante, super sexy. Imperdibile. Per finire la cena, suggeriamo ai più coraggiosi di assaggiare il liquore al peperoncino verde: un distillato di zucchero maverato con il peperoncino verde fresco (poblano).
Meritano un assaggio i dolci, tra cui i golosissimi Churros con salsa al cioccolato, la rassicurante Torta di limone della casa o l’interessante Tributo al mole o ancora le Fragole classiche con crema di latte (sapevate che è un dolce molto amato dai messicani, tanto che in Messico si trova anche in versione “da passeggio”?).
La sera si cena alla carta mentre a mezzogiorno c’è un’interessante proposta di un business lunch che consente di provare una selezione di piatti. Le proposte del menu pranzo sono leggere, ideali per una pausa di lavoro. Nella formula è compresa una entrée (zuppa o brodo caldo del giorno) e l’acqua messicana (provatela: è un’acqua aromatizzata alla frutta molto molto delicata) o naturale.
Il Bésame Mucho è stato aperto nel dicembre del 2015, dopo l’esperienza dell’omonimo ristorante del padiglione messicano di Expo 2015: non a caso è stato definito come “ambasciata messicana del gusto” in Italia e in Europa.
Il menù di Bésame Mucho contiene anche un glossario per capire da dove viene un piatto e comprendere le parole della tradizione gastronomica messicana. La lista, che varia stagionalmente, comprende cucina di mare (tipica degli Stati che si affacciano sull’Oceano Pacifico o sul Golfo del Messico) e di terra (provenienti dalla zone interne e dagli Stati del Nord), con preparazioni che affondano le loro radici nelle antiche tradizioni maya e azteche.
Il locale è caratterizzato da uno stile elegante, moderno e accogliente: è stato progettato da Ricardo Casas, famoso designer di Città del Messico. Colori caldi, luci soffuse, le linee pulite ed essenziali dell’arredamento creano un ambiente dalla piacevole atmosfera internazionale con bellissime e ampie vetrate che regalano una vista panoramica sul grattacielo di Unicredit, sul pluripremiato Bosco verticale dell’archistar Stefano Boeri e sulla skyline di Porta Nuova.
La grande cucina a vista aperta su tre lati si affaccia su una sala da 100 coperti. Meraviglioso, infine, il grande lampadario centrale del ristorante, realizzato con le celebri Acapulco chairs, icone del design messicano anni 50…