Iniziare la settimana dopo un weekend denso e soddisfacente come quello appena passato è proprio…bello! Io e Sonia ci siamo regalate un corso di cucina dedicato ai grandi lievitati pasquali. Per colmare le nostre lacune sull’argomento…ne avevamo proprio bisogno. E il corso non ha deluso le nostre aspettative: faticoso ma molto interessante, completo e stimolante…tanto che adesso stiamo stringendo i tempi per l’acquisto della planetaria! E vi confesso che la planetaria mi avrebbe fatto comodo per preparare questa bella ciambellona. Ho trovato la ricetta di questo dolce su Sale & Pepe di febbraio dello scorso anno. Devo ammettere che al momento non mi aveva colpita e invece l’altro giorno, sfogliando il giornale, è stato…amore a prima vista! Si tratta di un dolce di montagna “povero” e antico che nelle valli si cuoceva a fine inverno nel forno comune del paese e si conservava nelle tortiere di coccio anche per una settimana (col tempo diventa migliore…). Questo dolce mi ha fatto compagnia per la colazione e inzuppato nel latte è proprio buono: è l’ideale comunque per chi non ama i dolci troppo…dolci. L’aggiunta della crusca di avena è una mia variante, la ricetta originale prevedeva l’utilizzo di 200 grammi di pane di segale grattugiato. Il gusto “rustico” della ciambella evoca decisamente atmosfere di montagna: una baita, un fuoco acceso, una stufa. E subito mi è tornato in mente un bellissimo pranzo a Merano, presso la malga Gomp Malp, raggiunta dopo una camminata nella neve partendo dal paesino di Tall. Mi piacerebbe proprio tornarci presto… Buona settimana a tutti!
(simona)
Ciambella di pane, avena e mandorle
Ingredienti:
100 g di pane grattugiato
100 g di crusca di avena
200 g di mandorle in polvere
200 g di farina 00
70 g di zucchero integrale bio (+ 3 cucchiai)
4 uova
1,5 dl di latte
100 g di burro
Cannella in polvere
Chiodi di garofano in polvere
1 bustina di lievito per dolci
3 cucchiai di granella di mandorle
panna fresca da montare
Montare il burro (morbido) con lo zucchero. Quando il composto risulta spumoso incorporare i tuorli, uno alla volta. Setacciare la farina con il lievito, 1 cucchiaino di cannella, mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere, e mescolare il tutto con la “farina” di mandorle e il pane grattugiato. Incorporare questa miscela alla crema di burro, poca alla volta, alternandola al latte per mescolare meglio l’impasto. Montare gli albumi a neve e aggiungerne 1/3 all’impasto con mescolando con una frusta e il resto delicatamente con una spatola per non smontare gli albumi. Rivestire uno stampo a ciambella con la carta forno inumidita e strizzata (non sarà un’operazione facile…) e versarvi l’impasto. Cospargerlo di zucchero e di granella di mandorle. Cuocere in forno caldo a 180° per circa un’ora. Una volta estratto dal forno lasciar raffreddare il dolce in un luogo freddo (nel mio caso il balcone…). Servire il dolce con panna leggermente montata e zuccherata.
Adoro le ciambelle rusticose. Questa me la segno 😉 Baci :*
perfetto per la colazione , amo i dolci semplici e rustici, un bacione e buona settimana….
Amo questo tipo di dolci, rustico e “accogliente”. La ricetta sulla rivista mi è sfuggita ma provero’ la tua bellissima ricetta!
che bel corso, meraviglioso!!!!!!!
e che dire di questo dolce?! parla da sè………
mi piace da morire con l’idea della crusca!!
la ricetta cade a puntino: ho del pane di segale da riciclare:) Ma quanto bello é l’AltoAdige?
che buonoooooooo! e che foto splendide…
Oh mamma che meraviglia quella stufa bianca!!!! Che belle foto! E che bellissima ciambella, ha un aspetto cosi’ rassicurante!!!
Un abbraccio Simo! Buon inizio di settimana!
Un bacione
Paola
sui lievitati mi sa che non è ancora il miuo momento..non mi sento pronta…invece si per questa torta deliziosa!!
E’ il tipico dolce che adoro per le merende con il te! Se mettessi la farina di cocco al posto di mandorle? Ne ho comprata troppa e vorrei smaltirla. Dici che va bene la stessa quantita’?
Un abbraccio, e già ti ringrazio per il consiglio.
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Ciao Antonella, ci ho pensato un po’ su e non saprei visto che il cocco ha un sapore più “deciso” rispetto alla mandorla. Però sai in cucina è bello provare e un esperimento io lo farei. Facci sapere!
un saluto
simo
ok son venuta da FB a prendermi la ricetta…presa!!!
Rustica e buona carissime!!Per quanto ami i dolci pomposi e calorici adoro e amo anche le torte belle saporite e senza tanti fronzoli..bontà allo stato puro e che belle le foto davvero suggestive e complimenti per il corso!!Baci,Imma
Eccovi qui! Che bello il vostro blog e che meravigliose foto! Non avevo dubbi, visto l’oggetto con cui fotografate e la cura che ci mettete nel farle.
Ho fatto un giretto sul vostro blog e mi siete state molto utili, perché ho scovato delle chicche per Parigi dove andrò il prossimo fine settimana.
Il corso è stato per me molto adrenalinico! Spero che facciate i compiti, eh, eh!
E il “neonato” come sta? Su, su, che dovete farlo diventare un bel giovanotto!
A prestissimo!
profumino di paneeeeeee tra le montagneeee 😀
Che buona questa ciambella, diversa dal solito!!
Ciao questa ciambella è davvero intrigante, da provare! Complimenti! un abbraccio paola
che bello il corso, sarebbe piaciuto tanto anche a me!!! anche io ogni tanto sfoglio le vecchie riviste e in effetti scovo ricette che magari prima non avevo notato.. per questo tipo di torte c’è sempre “spazio”, vanno sempre bene e non deludono mai.. ottima davvero!!! un bacione
mi piace molto il mix di farine adoeprate per una cimbella un vero tesoro
Ciao marcella! Grazie per essere passata a “trovarci”, che piacere!
Che invidia per Parigi: io e Sonia ci torneremo nel ponte del 25 aprile perciò se scopri qualche posticino… 🙂
Il neonato non sta benissimo: il primo rinfresco è stato un trauma per lui e per le “mamme”…ieri sera a mezzanotte volevamo entrambe lanciarlo dalla finestra ed è stato riposto in frigo così com’era, ovvero non compleyamente “maturo”. Sperem. Sto LM è un incubo 🙁
un bacione e a presto
simo
No!!! Dai, non uccidetelo così! Avete fatto tutte le cure del caso?
Scrivetemi!
Marcella… guarda stasera lo osserverò meglio e nel caso ti rompo le scatole…Un saluto e grazie per l’assistenza al “cucciolo”…
buona serata!
simo
cose rustiche…montagna…magari si potesse scappare tra i monti per un pò 🙂
l’ultima foto è splendida!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
baci
con il freddo di fuori e con le foto meravigliose che avete postato, una ciambella così, rustica nell’anima, ma coccolosa e calda dentro è proprio quel che ci vuole! ahhhhh, peccato non poter andar ein montagna… la adoro! E con dietro una ciambellona del genere tutto sarebbe ancora più perfetto ^.^
Buona questa ciambella brave baci ISA
mi piacciono da impazzire i dolci rustici, un abbraccio SILVIA
Ragazze ma che bella questa ciambella che chiamarla rustica mi sembra un’offesa!!! Bravissime avete fatto bene a fare un corso sui lievitati piacerebbe farlo anche a me!! ma quell’atmosfera di malga qui me la sogno . Un bacione ragazze
Bellissime fotografie e buonissima la ricetta ,con tutti quei ingrediente e difficile che non venga una ciambella gustosa e squisita.Baci