Fusilli con crema di caprino allo zafferano e fiori di zucca: vi ispira questa ricetta realizzata con i Fusilli Voiello? Facile, veloce, freschissima. Ideale anche da gustare fredda per le giornate più calde o semplicemente da portare in spiaggia per un pranzo leggero.
Con l’arrivo dell’estate, è tempo di leggerezza, colore e creatività in cucina. E i Fusilli con crema di caprino allo zafferano e fiori di zucca sono il piatto perfetto per dare il benvenuto alla bella stagione.
Protagonista di questo piatto – ideale anche freddo per le giornate più calde o semplicemente da portare in spiaggia per un pranzo leggero – è il nuovo Fusillo Voiello, perfezionato per esaltare il piacere eccezionale.
Grazie alle sue spire più distanziate trattiene meglio il sugo e con il corpo ispessito diventa ancora più tenace al palato, mettendo in risalto tutti i condimenti e mantenendo la sua forma in ogni ricetta.
Il nuovo Fusillo Voiello è l’alleato perfetto per una mantecatura a regola d’arte che esalta la delicatezza del caprino, l’aroma dello zafferano e la freschezza dei fiori di zucca.
Fusilli con crema di caprino allo zafferano e fiori di zucca
Tempo: 1h
Porzioni: 4 persone
Difficoltà: facile
Ingredienti
320 g Fusillo Voiello N.141
160 g formaggio caprino fresco
100 g fiori di zucca (circa 10 fiori)
20 pistilli di zafferano
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai di olio EVO
Pepe nero
Sale
Procedimento
Mettere in infusione lo zafferano in mezzo bicchiere d’acqua calda, non bollente, per almeno un’ora.
Calare i fusilli in abbondante acqua salata bollente. Nel frattempo, in una padella scaldare l’olio con uno spicchio d’aglio, da rimuovere appena inizia a soffriggere. Scottare per qualche secondo i fiori di zucca, mondati e tagliati a strisce, con un pizzico di sale. Rimuoverli e tenerli da parte.
Stemperare il caprino con l’acqua di infusione dello zafferano e versare il composto nella padella.
Scolare la pasta molto al dente e ultimare la cottura nella crema di caprino e zafferano, aggiungendo acqua di cottura della pasta all’occorrenza. Infine unire i fiori di zucca e una spolverata di pepe.
Estro, grani pregiati 100% italiani e trafilatura al bronzo
L’attenzione al dettaglio di Voiello parte già dalla scelta della materia prima con la particolare selezione di grani pregiati 100% italiani che dona ai suoi formati un sapore autentico e inconfondibile dalle note lattee e burrose.
Con 14 grammi di proteine per 100 grammi di prodotto, la pasta Voiello si caratterizza per la consistenza tenace, un’armonia di densità e struttura pensata per avvolgere i sapori e offrire una corposità piena al palato, nonché per la sua elasticità, che le permette di modellarsi senza rompersi, garantendo vivacità anche in bocca.
Infine, la trafilatura, realizzata esclusivamente con inserti in bronzo studiati meticolosamente per dare alla pasta forme avvolgenti e renderla estremamente porosa, trattenendo meglio il sugo e sprigionando in bocca un piacere eccezionale.
Forse non tutti sanno che…. La storia di Voiello
Tutto ebbe inizio a Torre Annunziata, una città piena di pasta stesa al sole ad asciugare, dove Felice Gaudiello si trasferì per amore della sua Santa De Luca. Qui, tra il mare e le pendici del Vesuvio, nacquero i figli Teodoro e Antonio, il cui cognome venne cambiato in Voiello dal parroco che li battezzò.
È con un errore inaspettato che inizia la stirpe dei pastai visionari come la conosciamo oggi.
Andrea, il primogenito di Teodoro, fu il primo della famiglia a dedicarsi alla produzione di pasta e trasmise la sua passione al figlio Teodoro che, anche se lasciò Torre Annunziata per andare in guerra, decise poi di tornarvi per proseguire il mestiere di famiglia.
E, come suo padre aveva fatto con lui, tramandò il sogno al figlio Giovanni. Questi cercò il luogo adatto per fare la pasta onorando la tradizione di famiglia, e la trovò in un vasto terreno in Contrada Maresca. Qui, nel 1879, venne posato il primo mattone di quello che sarebbe diventato l’Antico Pastificio Giovanni Voiello.
All’inizio del ‘900, Voiello si affermò come la marca preferita di pasta dell’aristocrazia napoletana e si diffuse in tutta Italia raggiungendo numeri record.
Anche se lo stabilimento fu gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia si dimostrò tenace come la pasta che continuò a produrre, e lo riparò per restituirlo all’originario splendore.
Nel 1973, mentre la crisi economica colpiva l’Italia, Barilla decise di rilevare le quote societarie di Voiello e ne subentrò nella gestione, sempre rispettando l’autonomia e l’indipendenza dei processi produttivi che avevano sempre garantito un prodotto di qualità.
Dal 2013, Voiello per la sua produzione ha scelto solo grani 100% italiani coltivati nelle regioni del Sud Italia.
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