Riprendiamo la routine. E finalmente riusciamo a riaccendere anche il forno! La cucina torna ai soliti ritmi, con il giusto tempo da dedicare anche alle torte, che poi sono la cosa che tutti noi amiamo di più fare. O no? Se poi sono quelle belle torte con una storia, con un’anima, una tradizione ecco che la casa si scalda come non mai. Come se lo sapesse che non si tratta di un dolce “qualsiasi”. A me è successo di recente con la torta di riso e amaretti, un dessert tipico della zona di Bologna. La ricetta infatti è della carissima Marisa, un’amica di famiglia (lei abita a San Lazzaro di Savena), che l’ha gentilmente passata a mia mamma (la ringrazio pubblicamente per questo!) e che io ho rifatto…innamorandomene. Questione di profumi, di consistenze, di impasto, di sapore. Non saprei dire cosa mi ha conquistata maggiormente di questo dolce. Forse tutto insieme. Per tutti questi motivi abbiamo pensato che sia la torta ideale con la quale partecipare al Contest di Ambra di Un gattoghiotto, “Dans la croyance”, dedicato alle torte da forno e da credenza (forse “credenza” anche nel senso di “credenza popolare” e quindi dolci basati su “ricette tramandate”…noi labbiamo letto il tema del Contest anche così). Bene: anche noi “carambole” amiamo questo tipo di dolci, spesso ricette di famiglia, quindi ricette senza tempo, senza mode, senza “grilli per la testa”. Semplici ed eterne…Da tutelare e tramandare…
(simona)
(simona)
Torta di riso e amaretti di Marisa
Ingredienti
1 l di latte
100 g di riso originario o Roma
50 g di cedro candito
150 g di mandorle
4 uova
100 g di amaretti
1 limone bio
1 stecca di vaniglia
1 manciata di chicchi di caffè
liquore all’amaretto
Far bollire il latte con il riso, lo zucchero, la buccia del limone, i chicchi di caffè, e i semini della vaniglia, a fuoco dolcissimo, per circa due ore. Quando è freddo, eliminare la buccia del limone e i chicchi di caffè, aggiungere gli amaretti tritati finemente, il cedro a pezzetti e le mandorle spezzettate grossolanamente. Mescolare e aggiungere anche le uova (sbattute a parte con uno sbattitore elettrico). Imburrare e infarinare accuratamente una teglia preferibilmente quadrata e versarvi il composto, infornare a 180° per circa un’ora. Sfornare e spruzzare con liquore all’amaretto (regolatevi a occhio). Servire la torta tagliandola a cubotti. Si conserva perfettamente nella credenza di casa per qualche giorno…
Con questa ricetta partecipiamo al dolcissimo Contest della cara Ambra di Un gattoghiotto, “Dans la croyance”:
Mai sentito questo dolce…sara’ buonissimo!!!!Ottima idea!!!buon we
Una ricettina decisamente interessante, grazie!!
Veramente originale!
Diferente mas com muito bom aspecto, uma delicia certamente.
Beijinhos
Ciao! non conoscevamo questo dolce bolognese, ma ci sembra proprio da provare: contrasto marcato tra amaretti e cedro candito, addolciti dal semplice riso….intrigantissima!
un bacione
una dolce novità che non disdegneremo di assaggiare!!!
dolci di casa, sapori di famiglia, in poche parole i migliori ! Buona domenica, un bacione!
Eccomi ragazze!! Grazie davvero! E’ molto molto interessante questa proposta…assolutamente da provare! Grazie per aver partecipato, mi ha fatto davvero piacere! Bacioniiii!
buonissimaaaaaaaaaa!!!
Miiiii quanto adoro le torte di riso….e questa con gli amaretti cosa devo fare? Mi strapperò i capelli fino a che non l’avrò fatta! Golosissima.
Un bacione, Pat
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